CLAP: il Nuovo Standard per Plugin e Host Audio
CLAP - il Nuovo Standard per Plugin e Host Audio

CLAP: il Nuovo Standard per Plugin e Host Audio

Gran bella novità nel mondo dei plugin audio, Bitwig e u-he ufficializzano il lancio di un nuovo standard per plugin e host audio: CLAP.

Magari ti starai chiedendo, ma che me ne frega a me? Ma non erano sufficienti VST, AAX e AU?

Beh si, ma evidentemente anche no. Cerchiamo di capire velocemente perché.

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CLAP

CLAP Plugin Standard

CLAP è un acronimo che sta per CLever Audio Plug-in API. Si tratta come dicevo di un nuovo standard che consente di mettere in comunicazione plugin e host audio (con host intendo sia DAW, sia editor audio, sia tutti gli altri software in grado di ospitare al loro interno plugin di terze parti).

L’elemento di fondo che differenzia questo nuovo formato rispetto ai già citati VST, AAX e AU, è il fatto che si tratta di uno standard aperto. VST, AAX e AU sono stati creati e vengono supportati rispettivamente da Steinberg, Avid ed Apple, che di fatto ne tengono in mano le sorti.

Gli sviluppatori che vogliono rendere disponibili i propri prodotti in questi formati sono, per così dire, vincolati agli strumenti che vengono loro dati da questi grandi 3.

Utilizzando uno standard aperto sono invece liberi da potenziali vincoli.

Esistono anche altri standard aperti, come ad esempio LV2, che racconto nell’articolo Plugin Audio: Cosa Sono e Differenze tra i Formati.

A differenza di quest’ultimo però, CLAP è appoggiato da due aziende di spessore, come Bitwig, produttrice della DAW Bitwig Studio, e u-he, produttrice di alcuni dei migliori synth plugin del mercato e di altrettanto validi effetti (come il delay Colour Copy).

Sia Bitwig Studio sia i plugin u-he sono già disponibili nel nuovo formato, seppur ancora in versione beta.

Tra le aziende che hanno mostrato il proprio interesse in CLAP ci sono decine di altri big del settore, da Arturia a Presonus, passando per FabFilter e ValhallaDSP, giusto per citarne alcune.

CLAP vs VST / AAX / AU

Lato utilizzatori finali, cioè musicisti, producer, compositori, home recordist e fonici che metteranno concretamente mano su plugin e DAW, i vantaggi di questo formato, almeno sulla carta, sono diversi.

La promessa è quella di una migliore performance, specialmente sulle CPU montate sui computer più moderni.

Lo standard CLAP permetterà inoltre agli host di implementare funzioni come quella ad esempio di archiviare nello stesso file di progetto della DAW eventuali file terzi utilizzati dai plugin per funzionare (es. campioni audio e wavetable), facilitando così non poco l’archiviazione o anche il solo spostamento di progetti da un computer all’altro.

Un’altra interessante capacità dei plugin CLAP è quella di poter gestire, su ad esempio synth plugin polifonici, automazioni e modulazioni indipendenti per ogni singola nota, così come previsto dalle direttive MIDI 2.0.

Ti lascio qui sotto un breve video dimostrativo di alcune caratteristiche salienti del formato.

Info e Aggiornamenti

Per maggiori informazioni su CLAP, plugin e DAW compatibili con questo nuovo standard, e per la lista completa di tutte le audio companies impegnate nel progetto, ti rimando al comunicato ufficiale disponibile sul sito u-he.

Se invece fossi uno sviluppatore interessato a sviluppare in questo formato, ti rimando alla pagina del progetto su GitHub.

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