5 Modi per Iniziare a Comporre una Traccia
5 Modi per Iniziare a Comporre una Traccia

5 Modi per Iniziare a Comporre una Traccia

Nel post di oggi voglio darti alcuni consigli su come iniziare a comporre una traccia.

Se produci musica in-the-box, sia che essa sia elettronica, rock, pop o hip hop, ti sarà sicuramente capitato più di una volta di trovarti davanti al monitor del tuo computer in preda alla disperazione per via dell’ispirazione che non arriva.

È molto facile, quando non si ha un metodo di lavoro rodato, perdersi e avere parecchie difficoltà a compiere i primi passi.

Per questo ho deciso di suggerirti 5 metodi utili per iniziare a scrivere una traccia, che io stesso utilizzo quando devo scrivere musica e che, se ancora non li hai mai presi in considerazione, aiuteranno anche a te nel tuo processo produttivo.

Perciò ecco 5 modi per iniziare a comporre una traccia!

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1. Studia la Tua DAW

Come Comporre una Traccia - Studia la tua DAW

Il primo passo è da compiere prima ancora di pensare di iniziare a produrre.

Come pensi di poterti concentrare sulla composizione se non conosci lo “strumento” che dovrai utilizzare per eseguirla?

Immagina questo scenario: vuoi fare la pizza in casa!

Compri gli ingredienti, tutti di altissima qualità. Usi la miglior farina per l’impasto che farai lievitare come nella miglior tradizione. Impasti il tutto e inforni. Tutto perfetto!

C’è solo un piccolo problema: scegli di utilizzare il nuovo forno appena acquistato, di cui non hai mai letto le istruzioni e di cui quindi non sai regolare la temperatura e dosarne i tempi di utilizzo.

Cosa mai potrebbe andare storto?!

Bene che vada bruci la pizza. Male che vada bruci la casa.

Ecco, usare una DAW che non padroneggi a dovere porta al medesimo risultato.

Ok, magari la casa non prenderà fuoco, ma lo faranno i tuoi nervi dopo l’ennesimo tentativo di trovare quell’opzione indispensabile nascosta tra le voci dei menù.

P.S.: io uso Cubase, se vuoi imparare a usarla anche tu posso insegnartelo io tramite il mio video corso online o tramite lezioni individuali via Skype.

2. Isolati dal Mondo

Come Comporre una Traccia - Isolati dal mondo

Il secondo passo, dopo aver imparato a utilizzare correttamente il tuo software, è entrare in una bolla.

Ognuno riesce a isolarsi dagli stimoli esterni con diversi gradi di tolleranza. Tutti siamo però vittime delle odierne armi di distrazione di massa.

Gli smartphone e le mille notifiche che sputano fuori a ogni minuto sono i mostri da abbattere quando si vuole essere produttivi.

Vuoi scrivere un nuovo brano? Bene, entra nel mood della produzione togliendoti di torno ogni forma di distrazione.

Spegni ogni aggeggio tecnologico, stacca internet, il campanello e liberati di qualsiasi altra cosa possa interrompere il tuo flow creativo.

Se proprio non puoi diventare irreperibile potresti installare sullo smartphone un’app per la gestione delle notifiche.

Personalmente è da un po’ che uso Forest, un’app (per iOS e Android) che permette di bloccare le altre app succhia-attenzione (social network e simili). Impostando un timer della durata desiderata si impedisce la ricezione di nuove notifiche per quel lasso di tempo e, cosa ancora più utile, si impedisce l’apertura di altre app!

Della serie: se ti sei imposto di lasciare il cellulare da una parte per tutta la sera ma dopo una mezz’oretta vieni preso dalla tentazione di aprire Facebook, Forest ti impedisce la sua apertura ricordandoti che i tuoi piani per la serata erano altri. Un incentivo alla produttività mica male 😉

3. Lasciati Ispirare

Come Comporre una Traccia - Lasciati ispirare

Ci sono delle volte in cui anche se raggiungi l’isolamento e la pace di un monaco zen non riesci a scrivere due note in croce.

Capita un po’ a tutti, sono certo che ogni tanto capita anche a te.

Ho realizzato che quando resto a corto d’ispirazione il modo migliore per riacquistarla è evitare di cercarla. O meglio: evitare di accanirmi nel voler scrivere qualcosa che non arriva.

Cosa faccio? Spengo la DAW, tolgo le mani dalla tastiera e ascolto musica. Qualsiasi cosa, non necessariamente brani del genere che sto cercando di comporre. Anzi, spesso l’ideale è proprio evitare il genere sul quale ti stavi applicando.

Questo è un consiglio che ho sentito dare da tanti compositori e producer, che ho seguito io per primo e che ora rilancio a te che stai leggendo.

Ti sorprenderai di come riuscirai a trovare tanti spunti interessanti dall’ascolto di generi anche diametralmente opposti al tuo.

Ascolta tanto, meglio ancora se lontano dal tuo home studio, e trai ispirazione. Ma bada bene, questo non significa che devi copiare quel che senti!

Devi solo lasciarti trasportare, staccare il cervello e lasciarlo lavorare per te.

Un’oretta di pausa ascolto fa miracoli. Provare per credere!

4. Usa un Template

Come Comporre una Traccia - Usa un template

Conosci cosa sono i template?

Nelle DAW sono dei modelli di progetto (o di sessione) che già contengono al loro interno un certo numero di tracce e/o impostazioni pre-caricate.

Se un tuo brano usualmente ha una trentina di tracce, sai quanto tempo perdi ogni volta a crearle tutte da capo e a instradarle nei giusti bus? La risposta è: troppo.

Creare un template con le configurazioni che usi più spesso è un time-saver esagerato nel lungo periodo e un motivo di distrazione in meno durante la fase iniziale di produzione.

Da qualche tempo io ho adottato una soluzione drastica che però, visti i risultati, parrebbe funzionare.

Quando devo scrivere qualcosa di nuovo parto da un template completo che contiene tutti gli strumenti virtuali che ho, più alcune tracce effetto (riverbero, delay ecc.), alcuni bus di instradamento pre-impostati per la gestione di più tracce contemporaneamente (a tal proposito se non sai di che sto parlando dai una lettura all’articolo dedicato al funzionamento di VCA e Gruppi) e per finire inserisco e tengo pronte alcune utility, dalla traccia tempo a quella metrica a quella che contiene i marker (giusto per fare qualche esempio).

Se lo strumento virtuale che carico è ad esempio una library Kontakt che contiene più famiglie di strumenti o suoni, creo una traccia indipendente per ognuno di essi.

Il risultato è una sessione che contiene centinaia e centinaia di tracce, accuratamente ordinate in cartelle per famiglia strumentale o per tipologia di traccia (questo è uno dei tanti motivi per cui uso Cubase, è impensabile riprodurre una situazione simile su molte altre DAW).

Il mio povero MacBook Pro per quanto performante sia non riuscirebbe però a gestire un numero così alto di canali, e anche riuscendoci impiegherebbe probabilmente una quantità di tempo spropositata ad aprire ogni volta la sessione.

Per questo motivo tutte le tracce le ho impostate come disattivate, quindi ogni nuovo progetto si apre in un lampo.

Quando inizio a scrivere la nuova traccia ho sott’occhio l’intera palette di suoni di cui dispongo, e in base all’esigenza del momento attivo questo o quello strumento.

Non perdo quindi tempo a pensare a quali strumenti (o samples) potrei inserire, perché vedo chiaramente già tutto quello che potrei usare per quella traccia e lo rendo disponibile con un click (cliccando appunto su attiva traccia).

Comodo, veloce ed efficace!

5. Limita gli Strumenti

Come Comporre una Traccia - Limita gli strumenti

Avere a disposizione tanti strumenti e tanti suoni ha anche il suo rovescio della medaglia.

Uno dei modi più infimi in cui riesci a fregarti da solo quando stai scrivendo una nuova traccia è infatti non realizzare che hai disposizione troppi strumenti.

Non ti serviranno mai tutti quanti insieme, ma tu, visto che li hai e acquistarli ti è costato mille fatiche, non vuoi farne a meno.

Quindi che fai? Inserisci il primo, poi il secondo, poi il terzo, poi quarto, poi il settantanovesimo…

Il risultato è che quella traccia non andrà da nessuna parte.

L’ultimo consiglio che ti do in questo post è quindi quello di seguire una di queste due alternative:

  1. Parti con un template, ma se non riesci a moderarti non crearne uno ciclopico. Puoi ad esempio usarne due varianti: uno completo nel quale carichi tutti gli strumenti che hai e uno ridotto con all’interno solamente i 10 strumenti di cui non puoi fare assolutamente a meno.
    In ogni caso prevedi sempre almeno due tracce effetto, bus di instradamento e tracce e/o plugin di servizio.
  2. Inizia con un template completo, ma appena raggiungi un certo numero di tracce attive cancella le altre per evitare di attivarne ancora a oltranza.
    In questo caso ti dovrai imporre un tetto massimo di canali oltre il quale non potrai assolutamente andare. Raggiunto quel numero (non so, 40 canali ti bastano?) cancella immediatamente tutte le altre tracce non ancora utilizzate.

Sono certo che non avrai il benché minimo problema a proseguire e concludere il tuo brano anche con soli 20 canali attivi.

Anzi, limitarti ti costringe a dare il massimo con quello che hai a disposizione e fare ciò ti darà una bella iniezione di creatività.

L’unica avvertenza è magari scegliere con attenzione gli strumenti da usare.

Se ancora non ne conosci abbastanza o non hai le idee chiare su cosa potrebbe fare al caso tuo posso suggerirti di dare uno sguardo a quelli di cui ho scritto sul blog.

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Foto credits: Steinberg

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