Come scegliere il Computer per un Home Studio
Come scegliere il Computer per un Home Studio

Come scegliere il Computer per un Home Studio

Oggi il computer è il centro di qualsiasi home studio, non solo amatoriale ma anche semi-pro o professionale.

È ormai impensabile registrare, produrre o mixare una traccia completamente in analogico. Per lo meno lo è per la quasi totalità degli utenti.

Essendo un componente così importante per qualsiasi fase del processo di creazione musicale ho pensato di approfondire l’argomento in questo articolo.

Sicuramente hai già un computer, oppure stai pensando di acquistarne uno nuovo. Ma sei certo che quel che già hai o che quello che vuoi fare tuo abbia le caratteristiche ideali per essere utilizzato con il lavoro sull’audio?

In questo post dedicato ai novizi del mondo audio / musicale troverai risposta ad alcuni dubbi frequenti.

Iniziamo!

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Il Computer per l’Home Studio

Il Computer per l'Home Studio

Wow! Quello che vedi qua sopra è proprio un ottimo computer per fare musica!

Ehm… no!

Se hai creduto a questa baggianata (no dai, seriamente?) ho bisogno di mettere subito le cose in chiaro. Partiamo con un presupposto: per scegliere il giusto computer per un home studio occorrono alcune conoscenze informatiche.

A questo proposito, proprio per aiutare home recordist, musicisti e producer che non ne hanno alcuna, ho scritto un intero eBook dedicato alla scelta del computer per l’home recording e la produzione musicale.

Ora non starò quindi a spiegarti cosa sono e a cosa servono le componenti di un computer, ma voglio spendere qualche parola su alcune questioni che sono spesso fonte di dubbi o di incomprensioni.

Partiamo con le basi.

Cos’è un Home Studio?

Cos'è un Home Studio

Gli studi di registrazione, produzione e post produzione audio sono cambiati parecchio negli ultimi 20 anni.

Lo sono ancora di più gli studi semi-pro e amatoriali, che hanno trovato nei computer e nelle possibilità da loro offerte un nuovo modo di pensare la musica e l’audio più in generale.

Negli anni ’90 la nascita e la diffusione delle prime DAW (Cubase e Pro Tools in primis) ha iniziato a modificare il flusso di lavoro di quei pochi studi che potevano (o volevano) permettersi gli allora costosissimi sistemi digitali.

Nel corso degli anni 2000 i prezzi sono calati enormemente e oggi chiunque può scrivere, registrare, mixare e finalizzare una traccia all’interno delle mura domestiche.

L’Home Studio, nella sua accezione più estesa è questo: uno spazio “casalingo” adibito al lavoro con l’audio.

Può essere un angolino ricavato in cameretta, così come un intero piano dell’abitazione con stanze separate dedicate a ripresa, produzione e post produzione.

Può essere ancora inteso come una struttura a sé stante ma dalle dimensioni o dalla quantità e qualità dell’attrezzatura presente in essa non paragonabile a quelle di uno studio professionale di alto livello.

Vedila come vuoi, il succo rimane lo stesso: a meno che non disponi di un budget che ti permetta spese a 6 cifre, il cuore del tuo studio sarà il computer.

Si ok, ma quale computer? E un computer per fare cosa?

PC per Home Recording o per Produzione Musicale?

PC per Home Recording o per Produzione Musicale?

A inizio articolo ho parlato di lavoro sull’audio.

L’espressione potrebbe essere fraintendibile, quindi cerchiamo di capirci meglio.

Se il lavoro che devi fare sull’audio consiste nell’editare un podcast, probabilmente va bene qualsiasi computer, anche non recente.

Magari con uno più recente e performante lavori più velocemente, ma se lavori solo su una, massimo due tracce audio contemporaneamente e applichi non più di un’equalizzazione e una compressione, beh anche un computer da 200€ risulterà più che sufficiente.

Il discorso è molto diverso invece se ad esempio devi registrare.

Se vuoi registrare, e con registrare intendo qualsiasi cosa, un cantante, una band intera o, per rifarmi all’esempio di prima, un podcast, le cose cambiano parecchio.

Quando registri diventa fondamentale la stabilità del sistema, non puoi permetterti interruzioni, lag, ritardi, disturbi o crash.

Quando scrivi musica, quando produci una traccia interamente in-the-box, quando stai mixando o finalizzando il tuo disco, hai bisogno di un computer adatto al compito.

Ecco quindi che ci si allontana dal concetto di PC. Non è più sufficiente un Personal Computer pensato per un “normale” utilizzo quotidiano (editor di testo, navigazione internet e simili), si entra nell’ambito delle Workstation, ovvero dei computer realizzati per garantire alte prestazioni e stabilità.

Non fraintendermi, non devi necessariamente dilapidare un patrimonio per acquistare una workstation, puoi produrre musica anche con un PC di fascia bassa, purché rispetti alcuni criteri.

La cosa importante è che sappia in anticipo che uso dovrai fare di quel computer, così da compiere di conseguenza delle scelte ponderate.

Per intenderci, se devi usare il computer per home recording è meglio che abbia determinate caratteristiche, se lo devi usare per produzione musicale tramite strumenti virtuali e kontakt libraries potrebbe essere meglio sceglierne uno diverso.

Qual è il Miglior Computer per l’Audio?

Quando ti sarai convinto che il computer è il fulcro dell’home studio odierno potrai pensare a quale utilizzare per il tuo home studio.

Tra parentesi: all’interno del computer gira la DAW che utilizzi per la tua attività, e sempre al computer interfacci la scheda audio con la quale acquisire il segnale dei microfoni o riprodurre l’audio da cuffie o casse monitor. Serve aggiungere altro?

Per rispondere alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo voglio prendere in considerazione tre degli aspetti cardine nella valutazione di un sistema da usare per il lavoro con l’audio:

  • Scelta del tipo di studio (Digitale, Analogico o Ibrido).
  • Scelta dell’ecosistema (Apple o Windows).
  • Budget a disposizione.

Studio Digitale, Analogico o Ibrido?

Studio Digitale, Analogico o Ibrido?

Inutile dirlo, se nel tuo studio vuoi lavorare esclusivamente in analogico, il computer è superfluo.

Se non rientri in questo ristretto gruppo allora rientri sicuramente in uno di quelli che comprende chi intende lavorare unicamente in digitale, o di chi, pur tenendo il digitale come supporto primario, si avvale di hardware fisico per alcuni procedimenti chiave.

Puoi crearti un setup ibrido usando la DAW come punto d’incontro di tutte le apparecchiature dello studio e usando magari qualche processore di segnale su hardware in formato rack 19″.

Se questo dovesse essere troppo costoso per le tue tasche potresti alternativamente puntare su qualcuno dei tanti moduli in formato API 500, facili da sistemare anche logisticamente e spesso dal buon rapporto prestazioni / costo.

L’ultima opzione è quella di stare soltanto ambito digitale.

In tal caso puoi fare tutto o quasi via software, ma non necessariamente tutto il software deve girare nel tuo computer. Sistemi come quelli proposti ad esempio da Universal Audio e Antelope consentono di spostare l’elaborazione dell’audio fuori dal computer (all’interno della scheda stessa), di fatto liberando il processore della workstation di parte del proprio carico di lavoro.

Decisa la configurazione di base dello studio, è il momento di un’altra scelta ostica: costruire il proprio setup entrando nell’ecosistema Apple o sfruttare le infinite possibilità del mondo Windows-centrico?

Sistema Operativo: Windows o macOS?

Sistema Operativo: Windows o macOS?

Non me ne vogliano i fedelissimi, ma nonostante siano disponibili delle distro dedicate proprio alle applicazioni multimediali (audio incluso) nemmeno prendo in considerazione Linux per via delle sue forti limitazioni in tantissimi contesti di utilizzo.

La scelta quindi ricade o sull’ambiente Windows o su quello macOS.

Dire in assoluto che uno sia migliore dell’altro è difficile. Così come spiego anche in Enjoy Your Workstation i fattori da valutare sono tanti e non sempre sono gli stessi per tutti gli utenti.

Un ambiente chiuso come quello messo a disposizione da Apple se per certi versi offre più garanzie sul lato affidabilità e facilità di lavoro, dall’altro costringe a spese non sempre giustificabili se lo scopo è produrre o mixare musica solo “per il piacere di farlo”.

Acquistando un prodotto Apple si paga l’estetica, la nomea (sia in senso positivo che negativo), si paga l’identità dell’azienda e dei suoi clienti. Si paga un prodotto che, seppur almeno in Italia sovrapprezzato rispetto a quanto sarebbe “giusto” pagarlo, di fatto rappresenta una delle migliori scelte quando non si vuole scendere a compromessi.

I computer Apple si fanno pagare, ma offrono prestazioni altissime, vedi gli iMac.

Posso dire però che per arrivare in ambito Windows a una godibilità nell’utilizzo simile a quella che si ha davanti a un Mac, ci si deve preparare a spendere comunque dei bei quattrini.

C’è anche da considerare che recentemente Amazon è diventato rivenditore autorizzato Apple, quindi sul suo store capita di trovare degli sconti interessanti che difficilmente si trovano altrove.

In alcuni casi si può usufruire di sconti considerevoli, e si può acquistare un Mac fisso o portatile a parecchie centinaia di euro in meno rispetto al prezzo di listino.

Quale scegliere allora? Beh inizia a dare uno sguardo al portafogli…

Budget

Budget per Computer Home Studio

Se non hai limit di bugdet (beato te!) potrai fare una scelta libera da vincoli puramente economici.

Diversamente ricordati che il computer, o la workstation, è solo il primo tassello da inserire nel tuo home studio.

Anche se lavorerai unicamente in digitale avrai comunque bisogno almeno di una scheda audio, di un paio di cuffie e di casse monitor.

Se vuoi registrare ti serviranno anche dei microfoni, cavi e via discorrendo.

Il nocciolo del discorso è: prima di scegliere il computer valuta quanto puoi/vuoi spendere per l’allestimento dell’intero home studio. Spese non ponderate nella fase iniziale rischiano di farti sprecare soldi e tempo per rimetterli da parte.

Siamo arrivati alla fine di questo articolo dedicato alla scelta del computer per l’home studio. Avrai capito che l’argomento è piuttosto complesso e controverso, e che le risposte alle domande più ovvie danno adito ad altrettante nuove domande.

Volessi approfondire il discorso ti rimando al mio eBook Enjoy Your Workstation – la Guida alla Scelta del Computer per l’Home Recording e la Produzione Musicale.

Non sono un informatico, sono un musicista con una formazione da tecnico audio, motivo per cui è un testo indirizzato a persone con la mia stessa passione (home recordist, producer e musicisti) che non hanno però ancora maturato le competenze informatiche di base necessarie a compiere scelte oculate in fatto di computer per fare musica.

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