Oggi voglio darti alcuni consigli che ti aiuteranno nello scopo di finire di scrivere una traccia in poco tempo.
Sono tutte pratiche che seguo anch’io e che mi aiutano a portare a termine i progetti su cui lavoro in tempi ragionevoli.
Forse questa cosa non l’ho mai scritta sul blog, ma sono da tanti anni un grande appassionato di produttività. Mi piace sperimentare sempre nuove tecniche per essere il più produttivo possibile, cosa che reputo fondamentale per chiunque lavori in modo autonomo.
Nella categoria rientrano per forza di cose anche gli home recordist, i musicisti, i producer, i compositori e chiunque lavori con l’audio o la musica e abbia un contatto diretto col cliente finale (che sia un cantante, una band, un regista, una casa di produzione o i propri ascoltatori).
Declinando in chiave produzione musicale alcuni concetti che ho imparato, vengono fuori questi suggerimenti.
1. Datti una Scadenza

Se davvero vuoi portare a termine la scrittura di un brano, devi decidere fin da subito quale sarà la data nella quale lo terminerai.
Il “poco tempo” che leggi nel titolo di questo articolo è ovviamente un concetto relativo. Se sei un amatore che fa tutt’altro lavoro, già impegnato per quasi tutto il giorno 7 giorni la settimana, il poco potrebbe essere un mese.
Se invece dalla tua musica dipende anche il poterti pagare le bollette e hai come focus primario la composizione/produzione, non puoi certo permetterti di tirar fuori un solo brano al mese.
Nel mondo della produzione professionale per clienti committenti (quindi non per un pubblico di ascoltatori) i tempi concessi per la produzione di una traccia a volte sono dell’ordine dei giorni, non delle settimane.
Personalmente mi è capitato anche che mi venisse chiesta la produzione di una traccia avendo come deadline il giorno successivo. Ok non è proprio la norma, e di certo in buona parte dei mercati non è affatto normale, ma capita anche questo 😉
Tornando a noi, il motivo per cui anche se non ce l’hai devi importi una data di scadenza è che solo così avrai lo stimolo necessario e la giusta quantità di ansia buona che ti serviranno per portare a termine il lavoro.
In questo modo riuscirai anche a programmare il lavoro giorno per giorno, programmazione che ti aiuterà a sua volta a fare una stima realistica del tempo necessario.
2. Lavora Ogni Giorno

Veniamo quindi al punto 2: lavora ogni giorno.
Una volta che hai deciso una data per il termine scrittura, quello che ti rimane da fare è destinare in partenza tot tempo ogni giorno alla produzione.
Non importa se passi quasi tutta la giornata in facoltà o in ufficio, se vuoi il tempo lo trovi. Se invece già hai deciso di dedicarti h24 alla produzione, non voglio sentire scuse, programma le tue giornate!
Prendi sotto mano il tuo calendario digitale (o cartaceo, è uguale) e scegli quanto tempo puoi/vuoi dedicare alla scrittura ogni giorno. Senza saltarne manco uno. È importante che lo metta nero su bianco, non è sufficiente deciderlo, te lo devi pure appuntare da qualche parte.
Dopo di che mettiti dei promemoria (usando un’app sullo smartphone o dei post-in messi in luoghi di passaggio in casa) che ti ricordino a una certa ora che devi smettere di fare qualsiasi altra cosa e sederti davanti alla DAW a scrivere.
Non puoi permetterti di aspettare l’ispirazione. Non esiste che scrivi solo alle 3 del mattino perché ti senti ispirato solo dopo il rientro da una serata. Se quel giorno hai libero solo dalle 8 alle 9 del mattino, mettiti a scrivere a quell’ora.
L’ideale sarebbe che ti creassi una routine, in modo da abituarti a iniziare il lavoro sulla DAW sempre alla stessa ora. Se proprio non puoi, almeno pianificalo in anticipo come già detto.
Una volta arrivata l’ora prestabilita, inizia a scrivere. Anche se non ti senti ispirato, anche se non ne hai voglia. Tu intanto inizia. Ti garantisco che se ti abitui in questo modo, poi non avrai bisogno di alcuna ispirazione per iniziare a scrivere o per procedere nella scrittura di una traccia. L’ispirazione ti verrà nel mentre che ci stai già lavorando su.
3. Dai Priorità alle Cose più Importanti

Mettiamo il caso che per finire la tua traccia hai deciso di concederti una settimana, dedicandoci ogni giorno 3 ore.
Partendo dal presupposto che è già un bel po’ di tempo, se non sei abituato potresti comunque avere difficoltà a rispettare i termini.
Come comportarsi in questi casi? Concentrati sulle cose più importati e trascura completamente ciò che non lo è.
Alcuni indizi per distinguere le pratiche rilevanti dalle trascurabili:
- Definire una progressione di accordi è importante.
- Spendere mezz’ora a decidere se un riverbero deve durare 1,4 o 1,5 secondi non è importante (tanto poi lo imposterai per bene in mix).
- Scegliere quante misure far durare l’intro del brano è importante.
- Intestardirsi a impostare un’automazione di volume per tirare su la voce di 1dB solamente nella battuta 24 non è importante (anche questo lo definirai poi in mix, non ha senso farlo prima).
Sono giusto degli esempi, ma credo rendano bene l’idea di quel che intendo. Non perdere tempo a fare quello che comunque andrà rivisto nelle fasi successive del processo di lavorazione.
4. Lavora Solo su Una Traccia per volta

Quelli visti finora potranno sembrarti dei consigli banali e scontati, ma credimi se ti dico che la maggior parte delle persone non li applica.
Se vuoi riuscire nell’intento di finire di scrivere una traccia seguili tutti, compreso il prossimo: lavora solo su una traccia per volta.
Lascia perdere chi ti dice che siamo fatti per il multitasking. È l’esatto opposto, non siamo in grado di concentrarci su più di una cosa per volta, e quando passiamo da un’attività all’altra necessitiamo fisiologicamente di una certa quantità di tempo per resettare il cervello e predisporlo per il nuovo compito.
È la stessa cosa che succede se passi da un brano all’altro. Rischi di perdere più tempo nel riallineare la tua attenzione piuttosto che a lavorare efficacemente sulla traccia attiva.
Scegli un brano a cui dedicarti, e una volta che hai iniziato la sua stesura non passare ad altri brani fin quando non lo hai terminato.
5. Accetta il Fatto che Non sia Perfetta

E ora che c’entra la pizza?!
Te lo spiego subito.
Non so te, ma io non conosco nessuno a cui non piaccia la pizza. La pizza piace a tutti!
C’è chi preferisce la margherita, chi quella con le verdure, chi la vuole bianca, chi rossa. Ci sono poi gli americani che vanno pazzi per la pepperoni pizza (che in realtà è una pizza al salame) e i quasi criminali che la condiscono con l’ananas.
Il succo del discorso è: non importa che sembianze assuma, ma se ti piace la pizza troverai di tuo gusto almeno una delle mille varianti disponibili. Anche se non è perfettamente circolare, anche se è un pochino bruciacchiata. Insomma anche se non è perfetta.
Se ci rifletti un attimo è la stessa identica cosa che succede con la musica.
Ahhh quanto mi piacciono i paragoni tra musica e cibo 😅
Tutto questo preambolo per esprimere questo pensiero: devi accettare il fatto che la tua traccia possa non essere perfetta.
Se hai un tempo indefinito per lavorarci, ci lavorerai su per un tempo indefinito (col rischio di non concludere nulla), ma visto che ti sei dato dei paletti temporali, è scontato che arriverai alla fine del percorso e avrai la sensazione che manchi qualcosa, che qualcosa vada aggiustato.
Magari è vero, ma chi se ne frega, pazienza! Proprio come per la pizza, anche la tua traccia incontrerà il gusto di almeno una fetta di persone / ascoltatori.
L’importante è che abbia posto cura nel trattamento degli aspetti più importanti (punto 3). Imparare a riconoscere cosa manca e cosa avresti potuto fare meglio o diversamente ti sarà d’aiuto nella prossima produzione, nella quale, già che li conosci, non ripeterai gli stessi errori.
Ora che sei riuscito a finire la tua traccia è tempo di mixarla, ma questa è un’altra storia 😉
