FabFilter ha recentemente presentato la nuova versione del suo equalizzatore plugin: Pro-Q 3.
Avendo usato personalmente la precedente release per parecchi anni non potevo esimermi dallo scoprire la sua nuova incarnazione.
Eccomi quindi a raccontarti di questo bellissimo prodotto, che a buon diritto vanta il titolo di miglior equalizzatore plugin attualmente sul mercato.
Le motivazioni sono tante, leggi la recensione qua a seguire e te ne convincerai anche tu 😉
FabFilter Pro-Q 3
Pro-Q 3 è un equalizzatore fuori dal comune. Grazie alle sue caratteristiche si adatta a praticamente qualsiasi campo di applicazione, dalla produzione, al mix, al mastering e alla post produzione intesa in senso più ampio.
È un equalizzatore piuttosto trasparente, specialmente quando si sceglie di optare per alcuni algoritmi in particolare, e per questo adatto anche quando l’intervento di un plugin dev’essere il più discreto possibile. Allo stesso tempo è capace di intervenire in modo drastico, con curve dalla forma e dalla pendenza non usuali.
L’idea e il funzionamento di base di Pro-Q 3 sono gli stessi della versione precedente. Con la nuova release arrivano però alcune funzioni davvero molto utili che di fatto gli consentono di sbaragliare la concorrenza.
Ma andiamo per gradi, non è detto che tu conosca o abbia mai utilizzato Pro-Q 2, per cui inizio con il mostrartelo dal principio.
Pro-Q 3: Interfaccia
Se c’è una cosa che gli sviluppatori di FabFilter sanno fare bene è progettare le interfacce.
Pro-Q 3 ha tutto quello che l’interfaccia di un equalizzatore dovrebbe avere. A dispetto delle decine di opzioni selezionabili, tutto è al suo posto in un’armonia di forme e colori invidiabile.
Vuoi cambiare la pendenza di un filtro? C’è un menù a tendina che compare esattamente dove te lo aspetti.
Vuoi sostituire un eq a campana con un notch? Lo fai con un click sul simboletto dell’eq.
Vuoi sentire solamente la porzione di spettro audio sulla quale sta intervenendo quella data banda di equalizzazione? Clicci sull’iconcina delle cuffie e senti solo quello che vuoi.
Di esempi come questo te ne potrei fare tantissimi altri.
Come puoi vedere dall’immagine sopra, la visualizzazione è composta su più layer. C’è un analizzatore di spettro che ti mostra le frequenze dalle quali è composto il suono che vuoi equalizzare (ovviamente impostabile su risoluzioni e tempi di risposta diversi), a cui vengono sovra-impresse le curve di equalizzazione applicate.
L’analyzer sullo sfondo mostra sia il pre-equalizzazione sia il post-equalizzazione contemporaneamente, così che possa valutare la variazione di timbro di una traccia in tempo reale.
Questo analizzatore integrato è utile in tantissime circostanze.
Ad esempio, metti il caso che vuoi togliere una risonanza fastidiosa a una traccia ma non sai con certezza su quale frequenza agire.
Come risolvi il problema con Pro-Q 3? Semplice, mentre la traccia è in play lasci il puntatore del mouse sulla finestra del plugin per qualche secondo, cosicché riconosca in autonomia quali frequenze hanno ampiezza maggiore. Una volta individuate, ti basta un doppio click sulle frequenze indicate per far comparire una banda di equalizzazione centrata esattamente su quella frequenza.
Più facile di così!
Le bande utilizzabili su una singola istanza sono ben 24, ognuna delle quali impostabile su 7 diversi tipi di curve. Ogni curva è poi modellabile a piacimento in base alla larghezza di banda sulla quale si vuole agire.
È possibile far comparire nella parte bassa dell’interfaccia anche un piano roll, per avere un riferimento frequenza/nota esatto.
Della serie: stai equalizzando una traccia di basso che suona il FA a un volume più alto delle altre note. Come imposti una banda di equalizzazione sulle frequenza corretta? Basta che fai doppio click sul piano roll in corrispondenza della nota FA. Tutto qui.
Capisci ora perché parlo di un’interfaccia intelligente?
Perché Pro-Q 3 è il Miglior EQ Plugin
Non è certo tutto qui. Di features ce ne sono ancora parecchie, lascia che te ne mostri almeno qualche altra.
Fra le più rilevanti c’è sicuramente la possibilità di impostare ogni singola banda in stereo, mono L/R, mid o side.
Grazie a questa possibilità puoi ad esempio, su una singola istanza del plugin applicato a un canale stereofonico, equalizzare le medie per il segnale stereo in un certo modo, applicare un boost su una frequenza specifica solo al canale sinistro, fare un cut sulla stessa frequenza sul canale destro, mettere un filtro passa alto solo alla porzione di segnale side ed enfatizzare le alte solo della parte mid.
Impressionante, specialmente se si considera che le risorse di sistema richieste sono molto basse.
L’altra grande novità introdotta con su Pro-Q 3 è la possibilità di applicare equalizzazioni dinamiche.
In questo modo puoi quindi come su un qualsiasi eq dinamico decidere di applicare una data equalizzazione solo nel momento in cui la traccia sulla quale sta agendo il plugin raggiunge determinati livelli di volume per quella zona frequenziale.
A differenza di un plugin tradizionale, Pro-Q 3 permette di selezionare anche solo una banda come dinamica, e di far agire le restanti, o quante se ne desidera, in modo statico.
Non vedo come si possa avere una maggior padronanza del timbro di una traccia di così.
Pro-Q 3: in Prova
Pro-Q 2 è stato uno dei pochi plugin che ho usato in ogni sessione che abbia mai aperto negli ultimi anni. Non ho alcun dubbio che sarà lo stesso con Pro-Q 3 negli anni a venire.
Si può applicare a qualsiasi traccia acustica, elettrica ed elettronica. Si può usare nella channel strip dei singoli strumenti e si può usare traendone gli stessi benefici anche nel buss processing e in mastering.
Con una sola istanza si può fare veramente di tutto.
L’unica circostanza in cui si potrebbe sentire l’esigenza di accompagnarlo a un secondo eq è quando si vuole “colorare” una traccia.
Come ho già scritto nel post dedicato ai consigli sull’uso dell’equalizzatore, gli eq digitali sono ottimi quando si cerca precisione e pulizia, meno quando si vuole dare a una traccia un carattere particolare.
In ogni caso personalmente non di rado mi trovo a mettere un’istanza di Pro-Q nel primo insert della channel strip anche se dopo inserisco un eq plugin emulazione analogica, se non altro per ripulire da risonanze e/o frequenze di disturbo (magari con un HPF).
La possibilità di ingrandire la finestra del plugin a schermo intero fa sì che sia facile applicare equalizzazioni con una precisione chirurgica senza perdere né tempo né diottrie nel farlo.
In più, la nuova visualizzazione dello spettro delle altre tracce della DAW nelle quali si sta usando Pro-Q 3 consente di fare scelte più intelligenti e valutare a priori se e quali equalizzazioni in determinate zone frequenziali possono potenzialmente causare problemi di mascheramento.
Trovare un difetto a questo plugin è difficile. Mi sono sforzato ma non ho riscontrato nulla che possa essere considerato tale.
Per tutti questi motivi non posso che stra-consigliare Pro-Q 3 a chiunque cerchi un equalizzatore plugin da usare come riferimento per qualsiasi sessione di lavoro, a prescindere dal genere musicale e dallo stadio e ambito di produzione e post produzione in cui ci si trovi.
Volessi assegnargli un punteggio, sarebbe senza dubbio 10/10!
Prezzo e Specifiche
Pro-Q 3 è disponibile per Windows e macOS nei formati plugin VST, AAX e AU.
Il prezzo di vendita è attualmente fissato a 149€, tuttavia è possibile acquistarlo in bundle con altri prodotti a un costo più basso.
FabFilter con quest’ultima versione ha voluto strafare, non avendo potuto io scrivere di tutte le sue caratteristiche ti consiglio quindi di fare anche un salto sulla pagina dedicata del loro sito per conoscerle tutte.
Ti consiglio anche ti scaricare la trial gratuita, che ti consentirà di usare Pro-Q 3 senza limitazioni per 30 giorni.
Per maggiori informazioni, l’acquisto o il download visita il sito FabFilter.