Oggi ti parlo di una super Kontakt Library, ideale per compositori, producers e sound designers. Ti presento Thrill, sviluppata da Galaxy Instruments e distribuita da Native Instruments.
Ho cercato di trovare una definizione breve e concisa di questo strumento, ma è stata un’impresa più ardua del solito. Ti do quindi una definizione breve e una leggermente più lunga.
Quella breve è fornita direttamente dai produttori, che hanno progettato Thrill come un real-time cinematic tension instrument.
Quella lunga è questa: Thrill è uno strumento virtuale, basato su una sample library, che permette di creare texture sonore, underscore music e suoni che, detto in maniera semplicistica, generano tensione e ansia nell’ascoltatore. Tali sonorità sono modulabili nel tempo e nella loro intensità in modo semplice ed efficace, e consentono la realizzazione di paesaggi sonori difficilmente riproducibili con altri virtual instruments.
Lo so, è ancora tutto un po’ fumoso. Continua a leggere qui sotto, troverai oltre a una spiegazione più dettagliata, soprattutto le demo audio che ti faranno capire esattamente il potenziale di Thrill e come questo può aiutarti nelle tue produzioni.
Galaxy Instruments / Native Instruments: Thrill
Thrill è uno strumento unico nel suo genere.
Ce ne sono tanti di VSTi pensati per la creazione di “paesaggi sonori”, di suoni cioè non necessariamente legati a una composizione/produzione tradizionale, quanto piuttosto orientati alla rappresentazione di uno scenario sonoro che generi nello spettatore un particolare e definito stato d’animo.
Questo è il motivo per cui la prima applicazione pratica di Thrill è da trovarsi nella produzione musicale legata alle colonne sonore (vedi l’esempio nel video trailer qua sopra). Ma bada bene, la prima, non l’unica.
Vediamo ora come si presenta graficamente, quali sono le sue componenti, e più di tutto, come funziona!
Interfaccia e Funzionamento
L’interfaccia di Thrill è studiata in modo tale da dare il primo piano al Pad XY posizionato al suo centro.
Questo è proprio il cuore della library, attraverso il quale si creano le modulazioni tra i suoni caricati.
Ai lati destro e sinistro si possono vedere le rappresentazioni grafiche di quelli che Galaxy Instruments chiama i thrills, ovvero le combinazioni di suoni selezionate nella patch attiva.
Agendo su questo pad si regola il mix tra i due thrills (muovendolo in orizzontale sull’asse x) e il loro cosiddetto thrill-factor (muovendolo in verticale sull’asse y), ovvero l’intensità e la tensione dei suoni.
Avendo la possibilità di automatizzare con qualsiasi DAW la posizione del cursore nel pad si riescono con semplicità a plasmare sonorità caratteristiche e sincronizzate con un eventuale video.
Le sorgenti sonore sono oltre 1.000, divise in varie categorie in base alla loro classe di appartenenza.
Ci sono campionamenti di strumenti acustici (principalmente orchestrali) e altri frutto di registrazioni di sorgenti sonore tra le più disparate, dalle più alle meno convenzionali.
Ti lascio di seguito una piccola galleria di immagini che può illustrarti meglio le tecniche di ripresa e l’attrezzatura utilizzate allo scopo.
Clicca su ognuna per ingrandirla.
Come scegliere i suoni su Thrill
Ci sono due modi per scegliere i suoni da usare.
Il primo è ovviamente ricorrere a un preset contenente sorgenti sonore ed effetti già applicati, il tutto pre-impacchettato insieme.
Partendo da una prima separazione tra due categorie, Atmosphere e Cluster, si posso applicare filtri aggiuntivi per rintracciare con più facilità il suono che si desidera.
L’alternativa è costruirsi una patch partendo da zero.
In questo senso devo dire che le possibilità risultano essere praticamente infinite, giacché il grado di personalizzazione è esagerato!
Dalla seconda tab dell’interfaccia si accede alla sezione di personalizzazione.
Al centro resta presente il grande Pad XY, mentre ai lati si aprono i selettori per la scelta delle sorgenti sonore e per la loro caratterizzazione.
Si, perché non ci si limita a scegliere da quali suoni sarà costituito un thrill, ma anche in che modo questi si relazionano tra loro e che caratteristiche devono avere.
A partire dai classici controlli di volume, pan e inviluppo, si passa alla scelta della microfonatura (ravvicinata o d’ambiente) e del pitch, con algoritmi aggiuntivi che, volendo, creano una sorta di “armonizzazione” del suono selezionato.
Gli Effetti
La personalizzazione delle patch continua nella sezione effetti.
Dalla terza tab si possono applicare, oltre a un equalizzatore e a un riverbero ibrido algoritmico/convoluzione, anche altri sei effetti:
- Hacker – un modulatore d’ampiezza regolato da una sorta di LFO.
- Mutate – effetto di modulazione a convoluzione.
- Color – per la scelta del timbro del suono.
- Drive – distorsione, saturazione ed effetto lo-fi.
- Stereo – per l’apertura stereofonica del thrill.
- Phaser – insieme di phaser, flanger e/o chorus.
Infine dall’ultima tab si possono applicare equalizzazione, saturazione e compressione all’intera patch (al contrario della schermata precedente nella quale si può agire in maniera indipendente per ogni thrill).
Prima di lasciarti alle mie impressioni d’utilizzo ti riporto il video walkthrough ufficiale di Thrill.
Native Instruments Thrill: in Prova
La prima impressione che ho avuto appena ho messo mano su Thrill è stata più che positiva. Fin dal primo utilizzo ho potuto constatare la qualità del suono offerta dalla library e la varietà di texture realizzabili.
La sua applicazione primaria, come anticipato in precedenza, è da trovarsi nell’ambito della creazione di colonne sonore per video, film e trailer, nella musica cinematic insomma.
Non è però a mio giudizio l’unica, in quanto Thrill si presta benissimo anche alla creazione di tappeti sonori o effetti rise in altri generi musicali, dall’ambient elettronica al post rock.
Sul mercato ci sono parecchie altre sample libraries di questa tipologia destinate al film scoring, ma raramente queste permettono una manipolazione così attenta e comoda delle sorgenti sonore già onboard sullo strumento.
Oltre a tutte le impostazioni modificabili a piacimento già illustrate, è possibile arrivare ad ottenere una fonte d’ispirazione praticamente illimitata usando le funzioni di randomizzazione presenti in diverse sezioni del software.
Letteralmente, premi un tasto che “tira i dadi” per te e imposta i vari parametri in modo del tutto casuale.
L’unico punto negativo di Thrill, se proprio devo trovarne uno, è l’ammontare di risorse di sistema richiesto dalle patch più complesse. Questa tuttavia non è da considerarsi come una pecca vera e propria, semmai come una caratteristica peculiare di questa famiglia di librerie.
È normale che software basati su sample libraries (su archivi di registrazioni audio reali) che in aggiunta applicano processori di dinamica e d’effetto al segnale richiedano tante risorse di sistema. È come avere un’intera channel strip con annessi e connessi racchiusa in un unico strumento.
In conclusione quindi, da parte mia, non posso che riservare a Thrill una promozione a pieni voti!
Di seguito alcune demo audio offerte da Galaxy Instruments.
Prezzo e Specifiche
Thrill necessita per il suo funzionamento di Kontakt, versione Player gratuita o versione completa. Risulta quindi utilizzabile sia su Windows sia su macOS, in stand-alone o nei formati plugin VST, AAX e AU.
Sono richiesti 4GB di RAM ma raccomandati almeno 6GB per un funzionamento corretto delle patch più complesse, mentre la dimensione della libreria scompatta è di oltre 40GB.
La library, essendo frutto di una collaborazione tra Galaxy Instruments e Native Instruments, risulta disponibile all’acquisto tramite il sito NI, e scaricabile e installabile tramite Native Access, così come gli altri strumenti già sviluppati da GI e distribuiti da NI, quali ad esempio Rise&Hit o i pianoforti Una Corda e The Giant.
Il prezzo di vendita è attualmente di 299€.
Per maggiori informazioni visita la pagina ufficiale sul sito Native Instruments.