Damage 2: le (nuove) Percussioni Aggressive per Kontakt di Heavyocity | Recensione
Damage 2 - le (nuove) Percussioni Aggressive per Kontakt di Heavyocity | Recensione

Damage 2: le (nuove) Percussioni Aggressive per Kontakt di Heavyocity | Recensione

Dopo 9 anni Heavyocity aggiorna la sua Kontakt library più iconica e presenta Damage 2.

La prima versione è stata un riferimento indiscusso per compositori, procucer e sound designer per tutta l’ultima decade. Non credo ce ne sia uno solo di questi che in cerca di una libreria di percussioni aggressive non sia incappato a un certo punto su Damage.

Io faccio ovviamente parte di questa schiera, capirai quindi la mia gioia nel provare questo nuovo strumento 🙂

Ci ho “giocato” parecchio nelle scorse settimane e ora sono pronto a raccontartelo.

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Heavyocity: Damage 2

Nel malaugurato caso che sia tra quei due o tre che non ha mai sentito parlare di Damage ti faccio due righe di recap.

Si tratta di una libreria di percussioni per Kontakt, ottimizzata per la produzione di sonorità aggressive. Dà forse il meglio di sé nella musica da trailer, per videogames e nella hybrid cinematic, ma può essere utilizzata anche in generi più lontani, specialmente la versione aggiornata poiché presenta addirittura una sezione intera pensata per la produzione in stile beatmaking (ti mostro meglio più avanti).

Damage 2 è uno strumento nuovo, nato dal campionamento sia di percussioni reali, ovvero veri strumenti musicali, sia di oggetti non proprio convenzionali – come secchi di plastica o cassonetti della spazzatura.

Per fare ciò è stato allestito un setup con 84 microfoni agli Skywalker Sound, i celebri studios nati per volontà di George Lucas nel 1975 che hanno partorito le colonne sonore di una lista sterminata di film di successo, dai primi Star Wars ai più recenti titoli del Marvel Cinematic Universe, giusto per citarne alcuni.

Damage 2 si presenta come 3 strumenti in uno, ognuno ottimizzato per uno stile compositivo differente. Te li mostro uno per uno così che possa immergerti anche tu al suo interno. Dopo di che te li farò ovviamente anche sentire.

Ensemble Designer

Damage 2 - Ensemble Designer

Il primo dei 3 strumenti di chiama Ensemble Designer, e rappresenta la configurazione più tradizionale, se così si può dire, per questo tipo di libreria.

L’interfaccia è suddivisa in diverse schermate, ognuna dedicata a una serie di funzioni specifiche. La principale, che puoi vedere dall’immagine sopra, mostra i controlli principali relativi ai suoni caricati.

Ogni preset / snapshot comprende tre ottave suonabili, con ogni nota associata a un suono / strumento diverso. Suonando ogni nota, viene indicato in alto lo strumento richiamato, e la sezione superiore (il rettangolo con all’interno alcuni cerchietti) indica la posizione di quel suono all’interno dell’ambiente di ripresa.

Qui iniziano le funzioni affascinanti di Damage 2. Ogni singolo strumento può essere spostato nel panorama tridimensionale di ripresa semplicemente cliccando sopra il relativo cerchietto e trascinandolo all’interno dell’area delimitata dai puntini più piccoli.

Della serie, vuoi avere l’impressione di un suono lontano? Lo sposti in fondo all’ambiente di ripresa. Lo vuoi sentire in faccia? Lo porti davanti.

Per farla breve, l’area Stage è un po’ come fosse una matrice su un pad XY che controlla pan e mix dry/wet di ogni suono.

Non mancano poi ovviamente i controlli relativi alle microfonature – 5 in totale – e alla taratura fine di ogni sample, a cui si accede premendo sul tasto DRUM.

Gli Strumenti di Damage 2

Già con il primo preset in lista si percepisce l’indirizzo dello strumento. Percussioni enormi, sonorità aspre e violente.

Le sorgenti sonore sono come accennato le più disparate. Dal pannello SOURCE si accede al menù dei suoni.

Damage 2 - Suoni Strumenti

Si può scegliere di caricare sulle tre ottave disponibili tutti i suoni uno a uno, per una personalizzazione completa, o si può scegliere di caricare dei banchi di suoni pre-impostati, ognuno comprensivo di 12 suoni diversi. Avendo a disposizione 3 ottave, si ottengono un totale potenziale di 36 strumenti per singola patch.

Si passa dall’enorme grancassa da 70″ al piccolo tom da 8″, dagli ensemble di piatti ai gong, dagli strumenti etnici agli effetti di transizione. C’è davvero un po’ di tutto. In totale si hanno 750 sorgenti sonore tra cui scegliere.

Personalizzazioni senza limiti

Damage 2 - Personalizzazione Suoni

Dalla finestra SETTINGS si accede a tutta una serie di personalizzazioni applicabili a ogni singolo suono in maniera indipendente.

Ciò che ho trovato più interessante in assoluto qui è la sezione Performance, che in maniera molto semplice consente di trasformare ogni suono singolo ad esempio in un crescendo o in un loop ritmico sequenziabile a piacimento.

Per finire, la sezione MASTER FX presenta una catena di effetti applicabili all’intera patch.

Damage 2 - Effetti

Il più interessante è senza dubbio quello pilotato dal grosso knob centrale (quella roba incandescente sotto la targhetta PUNISH). Impostabile in 3 modalità, applica compressione e saturazione a tutti i suoni, con sfumature che vanno dal quasi impercettibile alla distorsione distruttiva.

Prova la modalità nightmare con mix al 100% e inizierai veramente ad avere gli incubi 😜

Scherzi a parte, la distorsione applicabile colora il suono e lo caratterizza in maniera davvero importante.

Le sezioni SOURCE, SETTINGS e MASTER FX sono molto simili se non in alcuni casi uguali anche sui restanti due strumenti di DAMAGE 2, per cui nel mostrarteli mi concentrerò unicamente sulla finestra principale.

Kit Designer

Damage 2 - Kit Designer

Kit Designer si basa sugli stessi sample già visti su Ensemble Designer. Quel che cambia è la loro diversa gestione.

Come puoi notare dall’immagine sopra scompare lo stage per far posto a un insieme di 16 pad, su ognuno dei quali è possibile caricare un suono differente e su cui è possibile applicare in modo indipendente fino a 4 effetti contemporanei.

Per chi è abituato a produrre utilizzando controller con i pad questo è un modo sicuramente più pratico di lavorare, e risulta comodamente integrabile in setup orientati più al beatmaking che al film scoring.

Loop Designer

Damage 2 - Loop Designer

Per finire ecco il Loop Designer, il terzo strumento di Damage 2.

Da qui si possono gestire oltre 850 loop, realizzati a partire dagli stessi suoni utilizzati per gli altri due Kontakt instruments.

Loop Designer è evidentemente orientato alla scrittura veloce, ma ogni loop non è meno personalizzabile di un qualsiasi altro suono caricato sugli altri player.

Ogni preset permette di caricare fino a 36 loop insieme (di nuovo, 12 per banco / ottava per un totale di 3 banchi / ottave). È possibile riprodurre ogni loop per intero o se ne può selezionare una sola parte, e si può volendo riprodurre 3 loop per volta con la pressione di un solo tasto (scrivendo una sola nota su piano roll).

In ogni caso la riproduzione resterà sempre in sync con i bpm della DAW.

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Damage 2: in Prova

Dopo questo lungo racconto ti lascio due parole conclusive per darti anche le mie considerazioni.

La faccio breve: Damage 2 è come un pugno in faccia.

Il suono è imponente, è facile e pratico da utilizzare se si vuole arrivare al dunque velocemente e allo stesso tempo ha una lista lunghissima di personalizzazioni tale per cui sono certo non lasci deluso nemmeno chi si vuole divertire a cercare il proprio personalissimo sound.

Gli snapshot (preset) di partenza complessivi sono più di 200, ma volendo si può creare il proprio set partendo da zero.

Personalmente tra i 3 strumenti disponibili ho apprezzato maggiormente Ensemble Designer, più che altro per il modo che ho io di scrivere musica, ma riconosco l’indubbia comodità e qualità dei restanti due (Kit e Loop).

Tra le caratteristiche apparentemente di minor rilievo ma che trovo altrettanto importanti delle più evidenti, voglio segnalare il fatto che per caricare ogni suono è sufficiente un drag and drop dal menù verso la nota a cui lo si vuole associare. Nello scorrere le voci di menù si può anche sentire un’anteprima del suono prima di caricarlo, facendo risparmiare tantissimo tempo in fase di ricerca.

Le note sulla tastiera cambiano il loro colore in base al tipo di suono che hanno in memoria. Dopo un po’ che lo si utilizza si capisce quindi ancor prima di sentire se quella nota riprodurrà un rullante o un piatto ad esempio.

In definitiva considero Damage 2 un must have per chiunque scriva musica dal forte impatto, con particolare considerazione per compositori e producer che scrivono musica per film, trailer e videogiochi.

Di seguito puoi sentire le demo audio ufficiali, ma prima un piccola nota scherzosa a margine: ho trovato divertente il fatto che il PDF del manuale non si chiami Manual ma Survival Guide. Data la natura e l’abbondanza di funzioni di Damage 2 trovo sia più che appropriato 😉

Prezzo e Specifiche

Damage 2 gira su Kontakt 6.2.2 o superiori, versione Player o Full ed è compatibile con NKS.

La library è composta da un totale di oltre 40.000 samples per 60GB di spazio su HD. È possibile scaricarla dal Native Access o tramite il downloader proprietario.

Il costo attuale è di 399$. Per i possessori della prima versione è previsto uno sconto di 150$.

Per maggiori informazioni o per l’acquisto visita il sito ufficiale Heavyocity.

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