MixBox: 70 FX in 1 Plugin per Produzione e Mixaggio | Recensione
MixBox - 70 FX in 1 Plugin per Produzione e Mixaggio - Recensione

MixBox: 70 FX in 1 Plugin per Produzione e Mixaggio | Recensione

IK Multimedia ha da poco presentato MixBox, plugin che comprende al suo interno 70 diversi processori di segnale adatti a soddisfare le necessità di praticamente chiunque si occupi di produzione musicale e mixaggio in home studio.

Dieci categorie di effetti tra le quali scegliere, dalle emulazioni di amplificatori ai compressori, passando per riverberi ed effetti di modulazione.

Sarebbe impossibile parlarti di ogni effetto nel dettaglio (e probabilmente avrebbe poco senso farlo), quindi in questa recensione ti racconterò di MixBox in un modo un pochino diverso dal solito.

Prima ti farò una panoramica generale del funzionamento del plugin in sé, dopo di che, anche se come appena detto si tratta di un plugin che potenzialmente ha tutti i requisiti per essere utilizzato da praticamente chiunque spenda il suo tempo nel suo home studio, ti farò 3 esempi di “utenti tipo” a cui il plugin si rivolge.

Continua a leggere per scoprire a chi mi riferisco 😉

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IK Multimedia MixBox

IK Multimedia MixBox App stand-alone

Partiamo dalle basi.

MixBox è un rack virtuale all’interno del quale è possibile creare delle catene effetti composte da un massimo di 8 processori contemporanei.

Il concetto di base è quello di ricreare un luchbox per moduli 500 in versione virtuale.

Lunchbox API
Foto credit: API

Giusto per darti un attimino di contesto nel caso in cui non conoscessi questo sistema, ti lascio una foto di un sistema a 6 slot di API.

Il concetto è lo stesso, una serie di moduli indipendenti gestiti all’interno dello stesso sistema. La differenza è che al prezzo con cui IK Multimedia rende disponibili 70 processori di segnale, API non ti da neanche il contenitore vuoto.

Non è una battuta, è veramente così 😅

I moduli di MixBox sono una selezione di quelli presenti su AmpliTube, T-RackS e SampleTank, più qualche aggiunta inedita.

Conoscenza delle basi fatta. Veniamo ora al plugin nello specifico.

Interfaccia e Funzionamento

IK Multimedia MixBox

Ho parlato fino ad ora di plugin ma faccio una precisazione. MixBox è disponibile oltre che come plugin utilizzabile all’interno di una DAW, anche come app stand-alone, per Windows e macOS.

L’immagine qua sopra mostra la versione plugin, quella precedente la versione app. L’estetica è praticamente la stessa, quel che cambia è che nella versione app si ha la possibilità di caricare su un’unica istanza fino a 8 catene effetti completamente indipendenti l’una dall’altra, assegnabili ad esempio a ingressi e/o uscite fisiche differenti di un’interfaccia audio.

Questa è più un’applicazione utile in live, quindi direi di stare nel nostro contesto e approfondire meglio la versione plugin.

All’apertura di MixBox quello che ti trovi davanti è questo.

IK Multimedia MixBox 4 Slot

Il plugin si apre senza nessun effetto caricato. Puoi scegliere di crearti una tua catena personalizzata caricando uno a uno ogni componente, oppure puoi richiamare uno dei centinaia di preset disponibili (o uno di quelli che ti sarai nel frattempo creato tu).

I vari effetti agiscono in serie, da sinistra verso destra. Una volta caricati è comunque possibile modificarne l’ordine con un semplice drag and drop

Per ognuno è inoltre possibile scegliere il mix dry/wet, così da far diventare ogni processamento seriale o parallelo a piacimento.

IK Multimedia MixBox SideChain

Dal pannello posteriore, visualizzabile cliccando sul tastino apposito dell’interfaccia principale, si può variare il livello in uscita di ogni singolo processore. Ciò è fondamentale perché un diverso livello in ingresso in alcuni effetti, specialmente nelle emulazioni di alcuni hardware analogici, ne modifica il comportamento.

Sempre da questa visualizzazione si può attivare l’ingresso sidechain dei singoli moduli.

Bene, ora che ti ho fatto una panoramica di massima della struttura del plugin, ti faccio come anticipato 3 esempi di casi pratici in cui secondo me MixBox si presta particolarmente bene. Ti farò così anche una carrellata dei processori inclusi.

Il primo “utente tipo” di MixBox è, ovviamente, chi mixa in the box.

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MixBox per il Mixaggio

MixBox per il Mixing Engineer

Ho creato una catena effetti per ogni esempio così da mostrarti una selezione di quanto compreso nel plugin (non che ti stia suggerendo di utilizzare tutto ciò che vedi tutto insieme 😉).

Quel che hai a disposizione sono le emulazioni del meglio degli hardware che hanno fatto, e che continuano a fare, la storia della post produzione audio.

Stando solo sugli equalizzatori e i compressori, puoi usare macchine – virtuali – di produttori come Neve, Pultec, SSL, API, Urei, Fairchild e Teletronix / Universal Audio.

Se mixi le tue tracce sulla DAW hai così a disposizione tanti diversi “colori” con i quali modellarle. Equalizzazioni e compressioni aggressive o delicate, neutre o colorate.

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MixBox per il Chitarrista

MixBox per il Chitarrista

Il secondo “utente tipo” che a mio parere troverà MixBox estremamente comodo è il chitarrista che non disdegna le emulazioni digitali.

Nell’immagine sopra un altro esempio di quello che contiene MixBox (di nuovo, ho creato queste catene solo per mostrarti alcuni degli effetti più interessanti, non ti sto suggerendo di utilizzare 4 amplificatori in serie!).

Tra gli stompbox emulati ci sono prodotti Boss, Ibanez, Electro-Harmonix e Fender, tra gli amplificatori i classici di Fender (di nuovo), Marshall, Ampeg e Mesa/Boogie.

Questo è un elenco parziale, a fine articolo ti lascio il link per vedere tutti gli effetti compresi.

MixBox per la Produzione

MixBox per la Produzione

Il terzo utente tipo è chi usa gli effetti non con lo scopo di emulare macchine analogiche o di avere un sistema completo per il mixaggio, ma chi li utilizza per scopi puramente creativi.

Mi riferisco quindi a producer, beatmaker, compositori e sound designer, che avranno solo l’imbarazzo della scelta a spulciare tra il grande catalogo di MixBox.

Ci sono le emulazioni dei filtri presenti nei synth Moog, Sequential Circuits, Oberheim e Roland, emulazioni di registratori a cassetta e di vinile, delay e riverberi di ogni tipo, bitcrusher, distorsori, modulatori, slicer e altri ancora.

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MixBox: in Prova

Devo essere sincero, IK Multimedia non è certo la prima a farsi venire l’idea di creare un pseudo sistema 500 software modulare e scalabile.

Ciò non toglie che quel che ho provato mi è piaciuto. La qualità del suono è la stessa che ho (abbiamo) imparato a conoscere con gli altri prodotti da cui sono stati presi in prestito i vari moduli.

Il più grande plus di MixBox è probabilmente il rapporto qualità-possibilità/prezzo. Se hai già una marea di plugin probabilmente non è l’acquisto giusto da fare (a meno che non li voglia sostituire), ma se cerchi qualcosa che ti dia tutto il necessario per partire, difficilmente riuscirai a trovare alternative che ti diano questa qualità, con queste possibilità e a questo prezzo.

Volendo fare il pignolo, qualcosina che non mi è piaciuta a onor del vero l’ho trovata.

IK Multimedia MixBox Slot vuoti

Avrei gradito che ci fosse stata la possibilità di visualizzare la dimensione del lunchbox proporzionata al numero di moduli effettivamente caricati, invece che essere costretto a visualizzarne solo 4 o 8 per volta. Ok che posso ridimensionare l’intera interfaccia (comodissimo per adattarla alla risoluzione del proprio schermo), ma se ho bisogno solo di un effetto su una traccia, che senso ha costringermi a vedere altri 3 slot vuoti?

Altra cosa che non ho ben compreso è perché se voglio sentire l’azione di un solo effetto della mia catena devo essere costretto a fare un doppio passaggio. Il tasto solo è infatti posto nella finestra che mostra il “pannello posteriore”; non sarebbe stato più comodo posizionarlo accanto al tasto di attivazione del modulo nella schermata principale?

Ultima cosa, pensarlo anche come un multi-effetto per chitarra ma non avere a disposizione un noise-gate lo rende un pochino strano.

Visti nel complesso questi sono comunque dettagli di poco conto. Pesando i pro e i contro, MixBox ne esce fuori con un giudizio più che positivo.

Prezzo e Specifiche

MixBox è disponibile per Windows e macOS come app stand-alone e come plugin VST, AAX e Audio Units.

Le risorse di sistema richieste dipendono parecchio dalla complessità e dal tipo di effetti caricati. Nel mio utilizzo non ho riscontrato sovraccarichi anche con decine di istanze aperte, posso quindi dire che il carico di lavoro sul computer è mediamente basso (rispetto ad alternative attuali).

Il prezzo di vendita è attualmente fissato a 199,99€+IVA, che diventeranno 299,99€+IVA al termine dell’offerta lancio.

Per maggiori informazioni, per la lista completa degli effetti compresi, per l’acquisto o il download della trial gratuita, visita il sito IK Multimedia.

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