Mixaggio e Mastering: Quali sono le Differenze?
Mixaggio e Mastering - Quali sono le Differenze

Mixaggio e Mastering: Quali sono le Differenze?

Una delle domande più comuni che ricevo dai neofiti del mondo audio è: qual è la differenza tra mixaggio e mastering?

Ci sono anche varianti della domanda, c’è chi chiede di mixing vs mastering, chi di mixing contro mixaggio, mastering stereo e mastering stem, e altre di questo tipo.

La risposta è praticamente la stessa per tutte. Provo a darla in questo articolo, come sempre nella maniera più semplice ma esaustiva possibile.

Cos’è il Mixaggio Audio?

Cos'è il Mixaggio Audio?

Inizio col definire il significato di mixaggio e poi quello di mastering, solo così posso riuscire a rendere comprensibili per tutti le loro differenze.

Il mixaggio audio, o missaggio che dir si voglia, è quell’insieme di procedimenti che porta a trasformare in un singolo segnale stereofonico un brano precedentemente registrato in multitraccia o prodotto con strumenti virtuali, e quindi composto originariamente da (potenzialmente) decine di tracce mono e/o stereofoniche distinte.

Mixare una canzone vuol dire quindi unire tra loro le varie tracce di cassa, rullo, basso, synth, chitarra, voce ecc. e far si che suonino come un unico flusso sonoro.

Per farlo ci sono una marea di tecniche diverse.

Per certi versi il mondo del mixaggio ha delle affinità con quello della cucina. Quando in cucina vogliamo realizzare un determinato piatto dobbiamo partire da ingredienti specifici, ma possiamo seguire procedure diverse per arrivare al risultato finito. Più o meno sale, cottura più o meno lunga e così via.

Analogamente, per creare un mix (un piatto), partiamo da tante tracce indipendenti (gli ingredienti) che possiamo miscelare tra loro seguendo procedimenti anche molto diversi, basta che alla fine si raggiunga comunque il risultato voluto.

Non importa se usiamo tanti o pochi effetti, se mixiamo in cuffia o su casse monitor, l’importante è che alla fine il mix suoni coeso.

Cosa serve per Mixare?

Cosa serve per Mixare?

Per mixare potenzialmente non serve poi chissà cosa, sono passati i tempi in cui per tirare fuori un suono decente era necessario un banco mixer e outboard esagerati. Gli ingredienti principali oggi sono: computer, DAW, scheda audio e casse monitor o cuffie. Tutto qui.

Il computer deve avere delle buone prestazioni, sufficienti a far girare senza problemi la DAW ed eventuali plugin. La scheda audio, esterna, è necessaria per avere un buon ascolto non viziato dagli scarsi convertitori DA tipicamente presenti nelle schede audio integrate dei PC. Casse monitor o cuffie è superfluo che ti dica a cosa servono.

Puoi allestire un setup da mixaggio anche con poche centinaia di euro, trovi ormai modelli a basso costo ma comunque dignitosi anche nelle fasce entry-level (vedi le mie guide all’acquisto se vuoi qualche spunto).

Tra le DAW il mio suggerimento è Cubase, la uso il stesso per i miei progetti e insegno a usarla ai miei studenti, e puoi averla pure gratis in alcuni casi, ma ci sono anche altre alternative.

Ormai lato hardware e software basta veramente poco. Devi ovviamente sapere come si fa un mixaggio, ma questa è un’altra storia.

Torniamo al nocciolo della questione, cosa cambia tra mix e master?

Impara a Mixare le tue Tracce

Cos’è il Mastering Audio?

Cos'è il Mastering Audio?

Se in mixaggio si lavora con decine di tracce al fine di amalgamarle tra loro, in mastering si lavora tipicamente su un solo file stereofonico, quello appunto derivante dalla fase di mixaggio.

La fase di mastering è quindi successiva a quella di mixaggio, anche se tecnicamente è possibile seguire entrambe nella stessa sessione di lavoro.

Cosa si intende per mastering? Beh in due parole potrei dire che il mastering è quella fase di lavoro nella quale il brano viene preparato per la distribuzione commerciale.

Si verificano – ed eventualmente si correggono – gli aspetti più importanti, come ad esempio il bilanciamento timbrico, la gamma dinamica, l’apertura stereofonica e il volume medio e di picco.

Tutti questi parametri devono essere in linea con quelli dei brani di altri artisti che fanno lo stesso genere, e in accordo con quelli delle piattaforme di distribuzione. Se ad esempio (pratica ormai scontata) vuoi caricare il tuo brano su YouTube, devi sapere che se non stai attento a certi aspetti il tuo brano sarà riprodotto a un volume più alto o più basso rispetto agli altri.

Durante il mastering di un EP o di un intero album, inoltre, i vari brani devono suonare anche coerenti tra loro. Potremmo dire che in tali circostanze c’è un grado di difficoltà in più.

Per avere più margine di manovra, specialmente quando il mix non è super pro, si può seguire una variante del mastering stereo, ovvero il mastering stem.

Mastering Stereo e Mastering Stem

Mastering Stereo e Mastering Stem - Differenze

Se nel mastering stereo si lavora su unico file stereofonico per brano, nel mastering stem si lavora su più stem.

Usato in un discorso in inglese questo termine ha significati leggermente diversi in base al contesto, in italiano in questo contesto invece indichiamo come stem un file mono o stereofonico che è somma di due o più tracce con i rispettivi effetti “stampati” sul file stesso.

Ad esempio uno stem di voce può contenere sia la voce sia tutti i suoi effetti correlati usati in mix: compressore, riverbero, delay, auto-tune, ecc.

Uno stem di percussioni può contenere al suo interno la somma delle X tracce di drum presenti nella sessione di mix comprensive di effetti, compressioni parallele e via dicendo.

Nel mastering stem si lavora tipicamente con un numero di stem compreso tra 4 e 8. È chiaro quindi che avendo il controllo su più tracce si potranno fare – se necessarie – correzioni più invasive.

Quando il mixaggio è già buono di suo, in mastering non serve fare granché, si tratta solo di dare una limatina qua e là. Potrebbe essere sufficiente anche solo una catena di mastering minimale.

Se poi non ne vuoi sapere di metterci mano, puoi sempre affidarti a un professionista (vedi sotto) o sfruttare un plugin che lo faccia al posto tuo.

Mastering Automatico

Mastering Automatico

Con la presenza sempre più invadente dell’intelligenza artificiale anche in campo audio, il mastering automatico potrebbe trasformarsi da eccezione a norma.

Parlo dell’AI applicata alla post produzione audio da anni ormai, ho recensito tanti software basati su AI in tempi non sospetti.

Con mastering automatico mi riferisco alla possibilità di usare un software o un servizio online che, prendendo in pasto il nostro mix, ci restituisce un brano masterizzato secondo gli opportuni standard.

La qualità del risultato dipende dalla strada che si sceglie. Personalmente, a chi ha un po’ di competenze ma non ha troppa esperienza e vuole comunque fare il mastering dei propri brani, suggerisco di affidarsi a plugin come Ozone.

Specialmente nella sua variante più completa, Ozone è in grado di dare un ottimo punto di partenza nel mastering dei propri brani. Essendo un plugin i cui parametri sono chiari e modificabili, si può usare il punto di partenza offerto per andare a modellare il risultato finale in base alle proprie necessità.

Ti parlo dopo di alternative online e dei costi per affidarsi a dei professionisti, ma prima chiudo il cerchio e riassumo schematicamente le differenze tra mixing e mastering.

Mixaggio e Mastering: Differenze

Mixaggio e Mastering: Differenze

Dunque, ora che è chiaro cosa significa mixaggio e mastering, vediamo in alcuni punti ancora più nello specifico in cosa si differenziano.

  • In mixaggio e mastering si usano diversi tipi di effetti. Ad esempio è molto raro usare riverberi in mastering, mentre è quasi impossibile non usarli in mixaggio. Anche quando si usano gli stessi effetti, spesso si usano sotto-categorie differenti. Ad esempio è normale usare in mixaggio compressori FET, mentre in mastering si preferiscono compressori VCA o vari-mu.
  • Nel mixaggio sicuramente c’è tanta tecnica, ma è imprescindibile una componente “artistica”, di gusto, che fa una parte significativa del risultato. Il mastering è invece un procedimento più tecnico, meno legato al gusto personale.
  • In mixaggio il focus principale è sul bilanciamento tra gli strumenti, in mastering – potendo agire relativamente poco al riguardo – il focus è sul bilanciamento timbrico.
  • Durante il mixaggio si possono potenzialmente stravolgere le tracce originali tramite processamenti invasivi, al fine di avvicinarsi all’idea complessiva del brano che ha l’artista. Gli interventi che si fanno durante il mastering sono generalmente conservativi, si può ritoccare quanto fatto in mixaggio, ma quasi mai lo si stravolge (se si ha la necessità di farlo, significa che il mix è stato fatto male).
  • Un buon mix necessita di 4/8 ore di lavoro (o anche meno, ma mai di più). Un buon lavoro di mastering può durare tranquillamente un’oretta o anche solo mezz’ora.

Dai credo di aver reso bene l’idea. Piuttosto prima di continuare la lettura di questo articolo, nel caso avessi dubbi anche sul resto del processo di realizzazione di una canzone, ti rimando alla mia guida Le Fasi della Produzione Musicale (Spiegate Facili).

Mixing e Mastering Online

Mixing e Mastering Online

Fino a vent’anni fa il mixaggio e il mastering si facevano esclusivamente in presenza in studio. Durante i 2000 qualche grosso studio ha iniziato a offrire i suoi servizi anche online e oggi, almeno per produzioni piccole, è più comune affidarsi a professionisti online piuttosto che farsi un viaggio all’estero per presiedere al lavoro accanto a quel determinato fonico.

Per dire, oggi puoi tranquillamente affidare la tua produzione a un fonico degli Abbey Road Studios e attendere il lavoro finito nel divano di casa.

Tutto questo ovviamente vale se non sei tu a fare il mix o il mastering dei tuoi brani.

Non è manco detto che voglia affidarti a un professionista, magari perché non puoi permetterti o non vuoi affrontare una grossa spesa. In tal caso puoi scegliere un servizio online automatizzato basato su software. Non ti dà lo stesso risultato di uno studio super pro, ma per la piccolissima spesa che richiede può darti un risultato migliore di quello che riusciresti a ottenere lavorandoci tu in prima persona (se proprio sei a zero).

Di servizi come questo ne spuntano fuori in continuazione, uno dei più recenti e promettenti è mastering.studio.

Mix e Mastering: Prezzi

Mix e Mastering: Prezzi

Quindi, se non sei tu a farlo, quanto costa mixare e masterizzare un brano?

I prezzi sono estremamente variabili, molto dipende da quante tracce è composto il tuo brano. Un conto è mixare una traccia di voce su una base di 2 minuti, un altro è avere a che fare con un multi-traccia da 100 canali che dura 7 minuti.

Personalmente mi è capitato di trovare online un po’ di tutto, anche mix+master a 20€, ma nemmeno considero queste persone. In linea di massima per un mix economico, fatto interamente in-the-box, è difficile riuscire a spendere meno di 150€. Il costo va moltiplicato fino a 10x per mix professionali fatti con setup ibridi analogico / digitali.

Anche il prezzo per un mastering può variare tantissimo. Il range dei costi va da circa 30€ a 300€, con ovvie variazioni in base all’esperienza e al setup di chi lo esegue.

Un po’ di anni fa sconsigliavo categoricamente di far da sé mix e master dei propri brani se non si aveva tutta una serie di requisiti (stanza trattata acusticamente alla perfezione, casse monitor top ecc.).

Oggi invece anche con una spesa ridotta è possibile mettere su un setup di qualità anche in casa. Avendo le giuste conoscenze e facendo un po’ di pratica, non è più impossibile tirar fuori un bel sound dalle tue produzioni anche in autonomia.

Posso darti una mano a raggiungere questo risultato con delle lezioni online personalizzate. Se invece vuoi fare da te, ti sarà sicuramente utile la lettura di uno dei libri che consiglio qui.

Scarica la mia Mixing e Mastering Checklist
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