Qual è la rottura di scatole più grande in assoluto quando in studio si lavora con hardware fisico?
Scommetto che anche per te la risposta è che non puoi salvare le impostazioni che hai settato per poterle richiamare in un secondo momento.
In questo articolo ti voglio presentare una soluzione molto efficace che ti permetterà di organizzare in modo intelligente le tue sessioni di lavoro con l’attrezzatura fisica del tuo studio.
Patchrat
La soluzione che spesso si adotta quando si deve richiamare in un secondo momento il setup di una sessione è fotografare l’hardware così da poter replicare le impostazioni in un secondo momento.
Questo però non è sufficiente. Bisogna prendere nota anche del routing, della catena audio utilizzata, oltre che di un altro buon numero di parametri.
Negli ultimi anni ho visto alcune soluzioni (poche a dire il vero) che cercavano in un modo o nell’altro di offrire una risposta a questa necessità. In un modo o nell’altro tutte sono naufragate o non hanno avuto un buon riconoscimento commerciale.
Magari con Patchrat sarà la volta buona?
Patchrat è un’app per iOS che consente di memorizzare le impostazioni che abbiamo settato nelle nostre macchine analogiche, con un minimo di pazienza e con la promessa di far risparmiare tempo nel momento in cui si avrà bisogno di riaprire un progetto, o solamente fare un piccolo ripasso di come ci si è comportati in una precedente sessione di lavoro.
Al momento non è chiaro se in futuro sarà sviluppata anche per le altre piattaforme, ma se dovesse prendere piede non vedo cosa possa impedire agli sviluppatori di farlo.
Come funziona Patchrat
Il funzionamento di questa app è piuttosto semplice: si crea una nuova sessione nella quale si caricano gli hardware utilizzati tramite loro rappresentazioni grafiche, direi piuttosto ben fatte.
Tutti i parametri della macchina analogica sono modificabili anche nell’interfaccia virtuale. Se l’hardware possiede degli slider, allora nell’app avrai degli slider da muovere. Se l’hardware presenta dei knob, allora anche nell’app potrai ruotare i medesimi controlli, e così via per ogni parametro.
Le macchine al momento in archivio sono già qualche centinaio, fra le più utilizzate in tutti gli studi, scelte prevalentemente fra quelle in formato rack o API 500. Tuttavia sono già in cantiere centinaia di altri moduli, tra pedali effetto per chitarristi / bassisti, preamplificatori, microfoni e quant’altro si possa trovare tra le mura di uno studio professionale o anche solo di un home studio amatoriale.
L’interfaccia dell’app è spartana e funzionale, come puoi vedere qui:
Di seguito ti lascio invece una serie di screen presi dall’app, con accanto la loro controparte reale, giusto per rendere meglio l’idea del livello di dettaglio.
Oltre ai valori dei controlli inseriti manualmente, è possibile allegare per ogni macchina una sua foto scattata tramite il nostro device, e per alcuni modelli è possibile, direttamente dall’app, risalire alle loro specifiche tecniche e/o al loro manuale operativo.
Prezzo e Specifiche
Patchrat è un servizio in abbonamento, gratuito per la gestione di un solo progetto per volta, a pagamento per progetti illimitati.
Purtroppo non ci sono mezze misure, si passa da free a 19,99$ senza gradini intermedi. Si può comunque trarre vantaggio da un prezzo minore scegliendo un pagamento annuale pari a 150$.
Per maggiori info e per il download dell’app visita il sito ufficiale Patchrat.