Mastering The Mix ha recentemente presentato Reference 2, seconda e aggiornata versione del suo plugin che permette di analizzare e confrontare i propri mix e master con altri brani.
Negli ultimi anni gli strumenti come questo stanno via via rimpiazzando quelli usati fino a ieri, e diventano sempre più fondamentali in fase di mixaggio così come in fase di mastering.
Tra un attimo ti spiegherò meglio, ma inizio ad anticiparti cosa fa Reference 2. Molto semplicemente, prendendo come riferimento uno o più brani di tua scelta già editi, ti dice se la tua traccia “suona” come dovrebbe, e in caso negativo ti suggerisce come agire.
Ti pare poco? 🙂
Mastering The Mix: Reference 2
È impensabile oggi affrontare una sessione di mixaggio o mastering senza usare una o più tracce reference.
Le tracce reference (o reference tracks), come spiego anche nelle mie lezioni online sul mixaggio, sono dei brani già pubblicati da altri artisti che puoi usare come riferimento per il tuo lavoro, perché hanno il sound che miri a raggiungere.
Stai mixando un brano pop che finirà su YouTube? Devi prendere come riferimento un brano dello stesso stile ospitato sulla stessa piattaforma.
Stai facendo il master per un album rock da pubblicare su Spotify? Devi basarti su quello che già c’è online e che suona bene.
Che poi, non è che devi, ma non facendolo rischi di andare incontro a due problematiche:
- Perdi una marea di tempo, facendo infinite prove di ascolto su mille supporti diversi, fino ad arrivare a un adeguato sound finale.
- Dopo aver perso una marea di tempo facendo infinite prove di ascolto su mille supporti diversi, ottieni comunque un sound anni luce lontano da quello che cercavi di raggiungere.
A meno che tu non sia già un pro, il che lo farebbe diventare un altro discorso.
Sia come sia, Reference 2 ti semplificherà la vita non poco, e ti farà raggiungere un risultato migliore e pure in meno tempo.
Come Funziona Reference 2
Il funzionamento del plugin è molto semplice.
Lo carichi nell’ultimo insert del master out della tua DAW, lo apri e dal suo interno scegli quali tracce reference caricare. Puoi caricarne fino a 12, preferibilmente in formato non compresso e con stessa frequenza di campionamento e profondità in bit della sessione sulla quale stai lavorando.
Fatto ciò, dalla parte bassa dell’interfaccia del plugin puoi vedere in cosa la tua traccia si differenzia dal riferimento che hai scelto.
Nello specifico Reference 2 ti mostra tre parametri:
- Timbro (equalizzazione).
- Compressione.
- Apertura stereo.
Come puoi vedere dall’immagine sopra, i 3 parametri sono sovrapposti nello stesso grafico.
La linea continua bianca indica in cosa la tua traccia si differenzia rispetto al riferimento in relazione all’equalizzazione.
La porzione blu scuro indica l’apertura stereo. In questo esempio puoi vedere che le basse frequenze fino a 50Hz circa sono quasi mono, poi c’è un picco di apertura intorno ai 200Hz e poi di nuovo dai 3KHz circa a salire.
Il grado di compressione è indicato invece dalle fila di piccoli puntini bianchi, che (cosa non mostrabile in un’immagine) si muovono verso l’interno o l’esterno del grafico a indicare una compressione troppo o troppo poco marcata.
Ok, ora che hai queste informazioni che te ne fai? Beh semplice, esegui dei processi correttivi mirati.
Ti faccio qualche esempio.
Come Migliorare i tuoi Mix e Master
Se Reference 2 ti indica che l’equalizzazione complessiva della tua traccia è ad esempio più scura (ovvero più povera di alte frequenze) della traccia di riferimento, puoi magari equalizzare il master in modo tale da far risaltare le frequenze carenti.
Oppure puoi equalizzare allo stesso modo solo alcune tracce della tua sessione, non l’intero master, oppure ancora puoi scegliere di equalizzare il tuo brano non amplificando le alte ma magari attenuando le basse.
Se il plugin ti indica ad esempio che il tuo brano è troppo poco compresso ma solo nelle medie, puoi decidere di sostituire il compressore broadband che hai messo sul master o di accompagnarlo con un compressore multibanda, in modo da comprimere solo quel dato range che ti interessa tenere a bada.
Ultimo esempio, se Reference 2 ti dice che la tua traccia ha un’apertura stereo troppo limitata, puoi intervenire sui pan delle singole tracce, o usare uno dei tanti plugin che ampliano l’immagine stereo.
Per farla breve, considerando il grande aiuto che dà non trovo un valido motivo per cui non debba avere nel tuo arsenale un plugin di questo tipo.
Prezzo e Specifiche
Reference 2 è utilizzabile su Windows e macOS come plugin VST, AAX e AU.
Nel momento in cui scrivo è in offerta lancio a poco più di 40€, ma anche a prezzo pieno il costo non sale parecchio.
Per maggiori informazioni, per il download della versione di prova gratuita o l’acquisto, visita il sito ufficiale Mastering The Mix o la pagina dedicata su PluginBoutique.