Ecco pronto per te un breve prontuario sulla registrazione vocale!
In questo post ho raccolto 5 degli errori più comuni e spesso più dannosi che si compiono durante la registrazione della voce. Specifico che si tratta di consigli validi specialmente nella ripresa di un cantato; nella ripresa di un parlato infatti possono rientrare logiche di registrazione differenti, per cui non tutti questi suggerimenti potrebbero essere adatti al caso.
Iniziamo!
1. Non usare una Cuffia Chiusa
Il primo errore da evitare è registrare con una cuffia aperta o semiaperta. Queste cuffie sono ottime per l’ascolto ma assolutamente deleterie quando le si usa come monitoraggio in registrazione.
Proprio per il fatto di non offrire un buon isolamento acustico, è possibile che quello che sta sentendo il cantante rientri nel microfono usato per la registrazione.
Per evitare questo spiacevole inconveniente in partenza, meglio quindi usare una cuffia chiusa, cosicché il microfono riprenda solo la voce e non quello che sta sentendo in cuffia il cantante.
2. Non usare un microfono a condensatore
Ci sono in commercio una grande varierà di microfoni adatti alla ripresa vocale, alcuni pensati per lo studio, altri per il live, altri per entrambe le situazioni. Ogni categoria presenta dei pregi e dei difetti, come fedeltà di ripresa, costo, sensibilità, robustezza e via dicendo.
Dovendo scegliere, in studio è sicuramente più efficace l’uso di un microfono a condensatore, possibilmente a diaframma largo.
Questo tipo di microfono, presente sul mercato con modelli dal costo che varia dai 50€ ai 5.000€, è la tipologia sulla quale puntare per avere una registrazione la più fedele possibile.
Certo si possono ottenere buoni risultati anche con un microfono dinamico, tuttavia i modelli di questa categoria adatti alla ripresa vocale in studio sono presenti in numero minore.
3. Non usare un filtro anti pop
Il filtro anti pop è quella particolare struttura che si pone tra bocca e microfono che sicuramente hai già visto in tante foto di registrazioni in studio.
Il suo scopo è quello di evitare i “pop” appunto, cioè gli sbuffi d’aria causati principalmente dalla pronuncia delle lettere “B” e “P”. Il filtro posto davanti al microfono attenua lo spostamento d’aria, eliminando o quanto meno limitando quell’effetto spiacevole che si può creare quando si canta pronunciando quelle lettere.
Alcuni non amano il filtro per via del fatto che con alcuni timbri vocali (e con alcuni microfoni) la voce può risultare leggermente più cupa. Questo è sia un contro che un pro, in quanto può comunque rivelarsi estremamente utile quando il cantante ha ad esempio le “S” e le “F” sibilanti. Usare il filtro anti pop in questi casi può rendere superfluo l’uso di un de-esser in fase di mix.
4. Non microfonare abbastanza distante
Capita specialmente con microfoni e preamplificatori di fascia bassa che il volume in registrazione non sia mai sufficiente. Se usi un microfono di bassa qualità, collegato magari a una scheda audio di qualità ancora inferiore, è più che probabile che debba alzare il knob del preamp talmente tanto da introdurre un fastidioso fruscio.
Per evitare questo, oltre al consiglio scontato di cambiare scheda, inizia utilizzando un microfono a condensatore a diaframma largo come suggerisco nel punto 2.
Fatto questo, a costo di avere in ripresa una registrazione con un volume leggermente inferiore, evita di posizionare il microfono troppo vicino alla bocca.
Quanto vicino? Beh non c’è un limite minimo e massimo, ma la linea guida prevede questo: più vicino microfoni, più fermo dovrà stare il cantante mentre canta. Uno spostamento della testa di soli uno o due centimetri quando il microfono è a ridosso della bocca, può significare una traccia registrata ingestibile dal punto di vista delle dinamiche.
In linea di massima, più è distante il microfono, più il cantante è libero di muoversi (entro i limiti del dovuto) senza rischiare di dover cestinare la registrazione perché viziata da un’escursione dinamica troppo elevata.
5. Non registrare una take in più
L’ultimo errore da evitare è dettato dal buonsenso.
Hai registrato la performance del cantante e con sole due take hai portato a casa il risultato. Ottimo! Saluti il cantante, ti metti a mixare e… aspetta ma in questa strofa la voce si sente distorta! Ma prima non me ne sono accorto! E devi richiamare indietro il cantante…
È giusto un piccolo esempio di quello che può succedere. Spesso quando si registra si tiene l’attenzione o troppo sulla performance, o troppo sul lato tecnico (come stare attenti a registrare a un buon volume). In questi casi è un attimo distrarsi e non sentire una stonatura, una parola sbagliata nel testo, un rumore di fondo causato dal vicino di casa, un clip del microfono ecc.
Per questo, anche quando credi di aver raggiunto la performance e la registrazione perfetta, fai subito un’altra registrazione! Così, non si sa mai 😉
Registra la Voce nel tuo Home Studio
Questi sono solo alcuni degli accorgimenti da tenere a mente quando si effettua una ripresa vocale.
Se sei alle prime armi e vuoi conoscere tutti gli aspetti più rilevanti utili per ottenere i risultati migliori possibili, allora ti sarà sicuramente d’aiuto il mo eBook Home Studio Vox, la guida alla registrazione della voce in home studio.