Devi acquistare la tua prima scheda audio o comprarne una nuova? Non sai a cosa serve e come funziona? Non sai quali caratteristiche deve avere una scheda audio per far sì che incontri le tue esigenze?
Tranquillo sei in buona compagnia. C’è sempre una gran confusione sull’argomento, tra chi dice che una vale l’altra o che più costa e meglio è.
Quando si deve acquistare una scheda si finisce in molti casi per affidarsi al caso o all’amico di turno, che pure con tutte le più buone intenzioni del mondo non sempre dà il consiglio più adatto alle tue esigenze specifiche, perché magari anche lui è stato consigliato da un amico, che è stato consigliato da un amico, che è stato… insomma hai capito.
Se l’amico con la sua scheda si è trovato bene, ma è l’unica che ha avuto e ha mai provato in vita sua, non significa che quella scheda vada bene anche per te.
L’alternativa è affidarsi al negoziante di fiducia, scelta più che saggia, specialmente quando ti da la possibilità anche di provare con mano. Beh in questo caso potrebbe essere proprio la soluzione ideale!
Ma oggi non tutti hanno questa fortuna, un po’ perché non tutti hanno un negoziante di fiducia, e un po’ perché magari, anche avendolo, ha in magazzino solo due o tre modelli, e il tuo problema di acquistare una scheda che sia adatta sia alle tue necessità sia alle tue tasche, rimane irrisolto.
In qualsiasi modo tu preferisca acquistare, resta comunque il fatto che avere almeno un minimo di informazioni riguardo al prodotto non guasta, anzi rende la scelta molto più ponderata e intelligente.
Per questo motivo ho scritto questa guida, cercando di crearla nel modo più completo possibile in modo che possa essere di aiuto a più persone possibile, dal musicista che vuole registrare il suo strumento, al producer che ha bisogno di un buon ascolto in studio e a chi in studio si diletta con mixaggi o sound design.
Insomma, una guida indispensabile per chi vuole conoscere di più sulle schede audio perché digiuno dell’argomento.
In breve, in questa guida scoprirai:
- cos’è e a cosa serve la scheda audio
- quali sono le tipologie di schede audio in commercio
- i formati e i tipi di connessione audio presenti nelle schede audio
- di quali caratteristiche tener conto per l’acquisto
- quali sono i modelli col miglior rapporto qualità / prezzo
- qual è la scheda audio giusta per le tue esigenze
Scheda Audio: cos’è, a cosa serve e come sceglierla
La scheda audio è un componente che, utilizzato insieme a un PC, ne amplifica le potenzialità in termini di connessioni con l’esterno.
Per farla più semplice, la scheda audio è quella scheda di espansione che ti permette di registrare uno strumento e di immagazzinare in un computer i file audio generati. Ti permette di sentire il materiale audio presente nel computer e ti consente di mettere in comunicazione più apparecchi (synth, strumenti elettrici, controller MIDI ecc..) tra di loro e con il computer. Per esteso, fa da tramite fra il tuo software audio e le tue casse monitor o le tue cuffie.
La scheda audio spesso è il centro del piccolo studio di produzione o post produzione, dove vanno a confluire tutte le attrezzature dello studio stesso.
Con la scheda audio come dicevo puoi registrare una voce, uno strumento musicale, puoi collegarci cuffie e casse, puoi usarla come ponte per usare la tua tastiera MIDI muta con lo strumento virtuale che hai nella tua DAW software. Le possibili applicazioni sono davvero tante.
Ecco quindi elencate di seguito tutte le caratteristiche da tenere in considerazione per valutare quale scheda fa al caso tuo.
Applicazioni e Utilizzi
La prima questione da sbrigare è capire per cosa userai la scheda. Sei un cantante che vuole registrarsi su delle basi? Hai un home studio e vuoi registrare le band dei tuoi amici?
L’utilizzo al quale sarà sottoposta la scheda è il primo parametro di valutazione da considerare.
Se sai che registrerai solo un microfono per volta, una scheda con un solo ingresso microfonico potrebbe essere più che sufficiente. Se mentre ti registri ti vuoi anche riascoltare in cuffia, allora la scheda dovrà avere anche un’uscita cuffie, meglio se TRS da 1/4″ e meglio ancora se con controllo di volume dedicato.
Se devi registrare una band intera in presa diretta, avrai invece bisogno di una scheda con almeno 8 o ancora meglio 16 ingressi.
Se invece ti vuoi occupare di post produzione per formati surround, allora ti servirà una scheda che potrebbe anche non avere ingressi microfonici, ma che sicuramente deve avere almeno 6 uscite separate.
Questi sono solo alcuni esempi di situazioni tipo, ma ce ne sono veramente tante altre.
Riassumendo, prima ancora di cercarti un modello, valuta per quale applicazioni la dovrai sfruttare, se per:
- Produrre in-the-box (tramite software e strumenti virtuali)
- Registrare
- Mixare
- Una qualsiasi combinazione delle precedenti
Sistema Operativo e DAW
Sistema operativo e DAW (sia software che hardware) sono il secondo criterio di valutazione.
Quasi tutte le schede audio, almeno quelle esterne, funzionano senza grossi problemi con tutti i software e su tutti i sistemi operativi. E questo dando per scontato che lavori su Windows o Mac OSX in una delle loro ultime versioni.
Acquistare oggi una scheda appena arrivata sul mercato e pretendere che funzioni senza problemi su Windows Vista è un po’ troppo ambizioso 😉
Le combinazioni sono quindi quasi tutte possibili, ma non tutte. Vuoi per tipo di connessione, per mancanza di driver o altro, alcune schede possono essere usate solo Windows, altre solo su Mac OSX.
Un esempio su tutti è la serie Apollo Twin della Universal Audio. Apollo Twin è una scheda dalle ottime prestazioni che si pone nella fascia media del mercato (sotto gli 800€). È un’ottima scheda non solo per le sue qualità costruttive intrinseche, ma anche perché permette l’utilizzo dei plugin UA grazie al suo (o ai suoi) processore DSP integrato.
Apollo Twin viene venduta in due versioni:
- Apollo Twin USB – utilizzabile solo su Windows
- Apollo Twin MKII (Thunderbolt) – utilizzabile su Mac OSX e su Windows
Se vuoi saperne di più su queste schede gli ho dedicato due articoli, li trovi qui:
Apollo Twin USB – La Migliore Scheda Audio per Windows
Apollo Twin MKII – La Migliore Scheda Audio per Windows e Mac si rinnova
Formato di Connessione
Il terzo criterio di valutazione è il formato di connessione che la scheda ha col PC.
Ci sono principalmente due tipi di formati, cioè:
- Schede Audio Interne
- Schede Audio Esterne
Le schede audio interne si dividono a loro volta in:
- Schede Audio Integrate
- Schede Audio PCI e PCIe
Quelle esterne si dividono invece in:
- Schede Audio USB
- Schede Audio FireWire
- Schede Audio Thunderbolt
Vediamole tutte una a una.
Schede Audio Interne – Integrate
Le schede audio interne sono la quasi totalità delle schede che vengono vendute insieme ai computer, spesso integrate addirittura nella scheda madre. Questo tipo di schede è solitamente di bassissima qualità, sia per la componentistica scadente sia per la limitatezza delle connessioni audio.
Chiunque inizi a lavorare, o come è meglio dire a divertirsi, con l’audio, inizia con una scheda audio integrata. Magari invece di sentire l’audio dalle casse del computer, si collega un sistema per l’ascolto 2.1 al minijack d’uscita della scheda per avere più volume, ma la qualità rimarrà comunque molto bassa.
Solitamente le schede integrate hanno un alto rumore interno (=registrazioni con elevato disturbo) e risentono di una scarsa estensione dinamica, sia in ingresso che in uscita.
Questo è un pochino meno vero quando si tratta di computer Apple o PC di fascia alta, ma è comunque mediamente così per tutti i PC di fascia medio-bassa.
Schede Audio Interne – PCI e PCIe
Al contrario delle schede audio integrate, le PCI e le PCIe sono probabilmente le meno diffuse.
Per chi non conoscesse il significato dei termini, con PCI e PCIe ci si riferisce a delle tipologie di connessione presenti sulle schede madri dei computer (quelle schede cioè dove sono montati processore, RAM, HD e via dicendo).
Con questo protocollo di comunicazione si possono gestire veramente tanti canali audio con una latenza molto bassa. Vengono quindi per lo più utilizzate per incanalare su un unico computer più flussi sonori provenienti da diverse apparecchiature.
I pochi modelli sul mercato e il loro costo medio in base alle possibilità offerte ne fanno un prodotto non proprio adatto agli home studio. Non perché non siano qualitativamente apprezzabili, ma perché tipicamente pensate per logiche diverse da quelle delle piccole produzioni casalinghe.
Schede Audio Esterne – USB
Le schede audio USB sono quelle che sicuramente già conosci. Fra le esterne sono le più diffuse, sia per numero di produttori sia per numero di modelli venduti.
Sono le schede tendenzialmente più economiche, o che per lo meno hanno il miglior rapporto qualità / prezzo per la fascia di utenza medio-bassa.
Si collegano al computer appunto tramite porta USB, da cui in alcuni casi prendono anche l’alimentazione. Altri modelli invece hanno un connettore per la connessione alla rete elettrica indipendente, con un trasformatore fornito insieme alla scheda.
Questo tipo di schede ha sempre sofferto di alcune pecche:
- Numero di ingressi e uscite limitato
- Latenza alta
- Stabilità non sempre garantita
Questo non in assoluto ma rispetto alle schede che fino a ieri erano considerate di fascia superiore, quelle con connessione FireWire. Con l’introduzione dello standard USB 3.0 e con le migliorie generali introdotte nei driver, anche le USB oggi possono tranquillamente essere utilizzate sia per il monitoraggio a bassa latenza, sia per la registrazione multitraccia.
In generale, sono la scelta ottimale quando si tratta di acquistare la propria prima scheda audio esterna.
Come dicevo, di modelli ne esistono veramente tanti, e può risultare difficile orientarsi tra le proposte del mercato. Per questo, come ho fatto anche per le tipologie di schede che ti mostrerò a breve, ho preparato una pagina dove propongo i “consigli per gli acquisti“. Sono alcuni modelli che per rapporto qualità / prezzo, prestazioni generali e affidabilità, sono degli acquisti sui quali avvertirai di aver speso bene i tuoi soldi.
Trovi la pagina a questo link:
Scheda Audio USB (economica)
Schede Audio Esterne – FireWire
Le schede audio esterne FireWire sono quelle che come il nome stesso suggerisce vengono connesse al computer tramite l’omonima porta.
Hanno praticamente sempre l’alimentazione separata, cioè che non viene fornita dalla porta stessa, con un trasformatore sempre compreso per il collegamento alla rete elettrica.
Rispetto alle USB, almeno a quelle di vecchia generazione, offrono una maggior stabilità generale, migliori prestazioni in termini di banda passante (e quindi maggior numero di tracce registrabili contemporaneamente) e un costo tendenzialmente più elevato.
In questa categoria sono presenti dei modelli estremamente affidabili e dalle ottime prestazioni. Purtroppo però, per via del formato di connessione, non credo abbiano avanti a loro un futuro molto roseo.
I notebook Windows con porta FireWire sono pressoché inesistenti, e pure i modelli Apple stanno via via abbandonando questo tipo di connessione in favore di quella Thunderbolt.
È possibile comunque utilizzare in alcuni casi degli adattatori, cosa che però pregiudica spesso in modo assoluto il corretto funzionamento dell’hardware.
Se hai un PC Windows o Mac che ha a disposizione almeno una porta FireWire e non hai intenzione di cambiarlo per qualche anno, puoi comunque puntare a dei modelli molto interessanti. Ne ho raccolti alcuni in questa pagina:
Scheda Audio FireWire
Schede Audio Esterne – Thunderbolt
Le schede audio Thunderbolt sono senza dubbio il futuro del mondo audio, sia professionale che amatoriale.
Questo standard di comunicazione, introdotto nel mercato solo da pochi anni, ha raggiunto in poco tempo una grossa fama grazie alla sua adozione da parte dei computer Apple.
A oggi sono presenti in realtà non troppi modelli di schede audio thunderbolt, per lo meno sicuramente meno dei modelli delle altre categorie, USB soprattutto.
La comunicazione tramite thunderbolt permette una latenza estremamente bassa e un buon numero di canali gestibili, anche a risoluzioni elevate.
Ho preparato una lista dei migliori modelli di questa tipologia, relativamente economici. La trovi in questa pagina dedicata:
Scheda Audio Thunderbolt
Scheda Audio: le caratteristiche
Ora che hai capito cos’è, a cosa serve e quali sono le tipologie, ora ti mostro quali sono le caratteristiche tecniche da tenere in considerazione per la sua valutazione.
Cuffie e Monitoraggio
Verifica che la scheda abbia almeno un’uscita cuffie.
Questa è di vitale importanza quando devi registrare e se non vuoi svegliare i vicini nel cuore della notte.
Alcune schede mettono a disposizione addirittura due uscite cuffia separate e indipendenti, controllabili separatamente.
Nell’immagine sopra è mostrata la Focusrite Scarlett 6i6 seconda generazione, che ha frontalmente le due uscite cuffia con un regolatore del volume dedicato per ognuna.
Convertitori e Risoluzione
I convertitori AD e DA sono quei componenti della scheda audio che si occupano della conversione del segnale analogico in digitale e vice versa del segnale digitale in analogico.
Sfortunatamente non tutti i produttori rendono note le specifiche di queste componenti, limitandosi a dare dati specifici solo dei preamplificatori e della risoluzione interna.
I convertitori fanno il grosso del suono di una scheda, perché sono il tramite fra il preamp e il file audio che salvi sul tuo pc e allo stesso tempo il tramite tra il tuo software e quello che esce dalle casse (ovviamente se le casse sono collegate alla scheda).
La risoluzione invece è sempre nota, e indica la frequenza di campionamento e il bit rate massimo col quale la scheda può operare.
Valori ormai diventati tipici sono 192KHz come frequenza di campionamento e 24 bit come bit rate di quantizzazione.
Questo valore è riferito al limite massimo supportato, che difficilmente comunque effettivamente utilizzerai. Molte delle tue registrazioni future sicuramente non si spingeranno oltre i 96KHz – 24bit.
Il perché è troppo complesso e lungo da spiegare perché possa farlo in questo post, ma fidati, è come ho detto 🙂
I preamplificatori: qualità e numero
Il numero dei preamp, sia che siano microfonici o di linea, sono un altro importante paramentro da valutare prima dell’acquisto.
Userai la scheda solo per l’ascolto?
Bene, i preamp non ti servono, quindi la scheda può anche non averne.
Sei un batterista e vuoi registrare ogni pezzo del tuo kit almeno con un microfono?
Bene, avrai bisogno almeno di 8 premplificatori microfonici.
Occhio al numero quindi, pensaci bene prima di acquistare un modello con un solo ingresso se poi avrai bisogno di registrare contemporaneamente chitarra e voce.
La qualità del preamp invece è data da numerosi fattori, ma primi fra tutti:
- amplificazione massima
- range dinamico
- rumorosità intrinseca
Per rendere le cose ancora più semplici, un buon preamp è quello che anche a livelli alti di preamplificazione non introduce fruscio, o ne introduce poco.
Sappi però che quasi tutti i preamp delle schede audio di fascia bassa introducono una buona dose di fruscio se alzi tanto il volume in ingresso.
Numero di Ingressi e Uscite
Il numero di ingressi e uscite totali può variare in modo significativo da modello a modello.
In questo conteggio non vanno considerati solamente i preamp microfonici, ma anche gli ingressi di tutte le altre tipologie, siano essi analogici o digitali.
È possibile trovare in commercio anche schede senza ingressi, con solo un’uscita in formato minijack, così come è possibile trovare schede con svariate decine di connessioni.
Tipologia di Ingressi e Uscite
Veniamo ora al tipo di connessione di cui puoi aver bisogno.
Parti dal presupposto che esiste una classificazione ben distinta tra connessioni analogiche e connessioni digitali.
Nella maggior parte dei casi è plausibile che abbia bisogno quasi esclusivo di connessioni analogiche, a meno di utilizzi particolari.
Non farti ingannare dalla forma fisica dei connettori! Alcuni connettori vengono utilizzati sia per trasferire audio analogico sia per audio digitale. Stesso supporto fisico, diverso protocollo di comunicazione.
Tra i formati di connessione più comuni di cui sentirai la necessità:
- TRS – Chiamato comunemente jack, utile per la connessione di apparecchi che forniscono un segnale di linea o ad alta impedenza (tastiere, iPod, chitarre ecc.).
- XLR – Conosciuto anche come cannon, è utilizzato in primo luogo per il collegamento dei microfoni.
- RCA – Connessione sempre analogica come le precedenti, ma sbilanciata, presente ormai solo in alcuni modelli di fascia bassa, può esserti di aiuto come ingresso di cortesia.
- S/PDIF – Utilizza lo stesso connettore del RCA ma trasporta segnale in formato digitale.
- ADAT – Uno dei modi più comuni di trasferire flussi sonori digitali, tramite un solo connettore si possono acquisire o trasmettere fino a 8 tracce contemporaneamente (magari provenienti da un preamplificatore separato).
- AES/EBU – Con connettori facilmente confondibili con gli XLR, trasporta invece segnali digitali.
- TDIF – Con connettore D-sub25 ti consente di trasferire 8 canali con un singolo cavo, utile ad esempio per mettere in comunicazione la scheda con un mixer.
- MIDI – Presente in schede audio di qualsiasi fascia e prezzo, ti consente di collegare al PC synth e tastiere che supportano il formato DIN-5.
Più è alta la fascia di prezzo e utilizzo nel quale si colloca il modello specifico, più è probabile che presenti una maggiore diversificazione di ingressi e uscite, sia a livello numerico che di tipologia.
Connessioni Accessorie
Oltre alle connessioni audio, potresti aver bisogno anche di un secondo tipo di connessioni.
Ad esempio, se userai la scheda audio in accoppiata con un mixer digitale o un preamplificatore dal quale prelevi i canali, sempre in digitale, avrai bisogno di sincronizzare i diversi dispostivi affinché lavorino bene insieme senza causare problemi.
Potresti quindi essere ben felice di avere sulla scheda un connettore BNC da usare per la sincronizzazione tramite Wordclock
Alcune produttori invece potrebbero predisporre i propri modelli per l’uso con un controller separato alla scheda, che da remoto ne permette il controllo. Ad esempio RME produce un controller per le serie di schede UFX.
Form Factor (formato)
Il form factor, ossia il formato della scheda audio, è un elemento da valutare specialmente quando si è a corto di spazio.
Lavori su una scrivania ingombrata?
Allora un modello in formato desktop dalle dimensioni contenute potrebbe essere un’ottima soluzione.
Quello qui di seguito è un esempio di questa tipologia, Audient ID22.
Se invece hai già un mobile concepito per ospitare unità in formato rack da 19″, allora potresti preferire questa soluzione.
Un ottimo esempio è la Focusrite Scarlett 18i20 seconda generazione:
Latenza, Driver e Software Incluso
Eccoci arrivati alla parte finale di questa guida!
Mi sembra doveroso spendere almeno due parole su alcuni aspetti che non sempre hanno rilievo nelle trattazioni ufficiali dell’argomento, ma che nell’uso pratico si rivelano di fondamentale importanza.
Latenza, driver e software incluso sono spesso correlati fra loro e tra loro dipendenti.
La latenza dipende in buona misura dal driver fornito, che a sua volta può comportarsi in maniera diversa a seconda del software con il quale è gestito (per saperne di più leggi la guida Cos’è la Latenza Audio e Come Ridurla).
Per farla semplice, prima dell’acquisto verifica se la scheda viene venduta con un driver stabile per il tuo sistema operativo, o se al contrario altri utenti hanno riscontrato problemi. Dai uno sguardo anche al restante software in dotazione. È compreso un sequencer completo? Sono comprese delle licenze per plugin e strumenti virtuali? La scheda è accompagnata da un software di gestione per il monitoraggio a “latenza zero”?
Queste sono domande alle quali puoi trovare facilmente risposta anche solo visitando il sito del produttore.
Quando avrai in mano queste risposte, e avrai valutato tutte le caratteristiche delle quali ho parlato nel resto dell’articolo, allora potrai scegliere senza preoccupazioni la scheda audio migliore per te.
Link Utili
Ho scritto e intendo continuare a scrivere post dedicati a modelli specifici, quando questi spiccano o portano delle novità nel mercato. Li puoi leggere a partire dai link di seguito:
- Steinberg – UR-RT2 e UR-RT4
- Audient – iD44
- Focusrite – Clarett Range
- Universal Audio – Arrow
- Presonus – Studio 26 e Studio 68
- Universal Audio – Apollo Twin MKII
- MOTU – 624 e 8A
- M-Audio – M-Track 2X2 e 2X2M
- Focusrite – Scarlett Range
- Arturia – Audiofuse
- Universal Audio – Apollo Twin USB
- MOTU – Ultralite AVB
Guida agli acquisti:
Considerando poi che la scheda audio va collegata a un computer, se ancora non lo hai o se sei in procinto di cambiarlo e non sai quale scegliere puoi trovare tante informazioni utili nel mio eBook dedicato alla scelta del computer per home recording e produzione musicale.