Spitfire Audio – London Contemporary Orchestra Textures | Recensione
Spitfire Audio - London Contemporary Orchestra Textures - Recensione

Spitfire Audio – London Contemporary Orchestra Textures | Recensione

Conosci le sample libraries di Spitfire Audio?

Seguo le loro pubblicazioni da parecchio tempo, ma non avevo mai avuto occasione di presentarti un loro prodotto prima d’ora.

A giudicare da quanto potrai scoprire anche tu leggendo questa recensione, non potevo iniziare con una libreria migliore.

Sto per parlarti di London Contemporary Orchestra Textures, kontakt library realizzata grazie a un’orchestra atipica, che suona gli strumenti in modo insolito, in un ambiente assolutamente non convenzionale.

Il risultato è uno strumento eccezionale, adatto per textures sonore (da cui il nome) che possono accompagnare o essere il tema centrale di una composizione acustica o ibrida.

Mi sto sbilanciando troppo, ripartiamo dalle presentazioni!

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Spitfire Audio: LCO Textures

Il video trailer qua sopra lascia intuire l’unicità di questa library.

Spitfire Audio ha cercato di realizzare un prodotto inedito, non ancora concepito da nessun altro player del mercato.

LCO Textures è il frutto della seconda collaborazione della audio company inglese specializzata in sample libraries e virtual instruments con la London Contemporary Orchestra.

Il primo prodotto nato da questa sinergia di talenti è stato LCO Strings, a cui LCO Textures fa da seguito nelle intenzioni, ovvero offrire una palette di suoni orchestrali alternativi, ottenuti con tecniche di esecuzione originali e ricercate.

Gli elementi fondamentali di questa library sono quindi 2: lo stile esecutivo dei musicisti e la loro registrazione.

La London Contemporary Orchestra in un Hangar

Per l’arrangiamento e l’esecuzione dei suoni campionati, Spitfire Audio ha scelto come già detto la London Contemporary Orchestra, relativamente giovane realtà britannica che ha già avuto modo di lavorare a progetti rilevanti, come ad esempio le colonne sonore di Alien: Covenant e Suspiria.

Gli strumenti ripresi per questa collezione comprendono archi, pianoforti, arpa, flauti, voci e percussioni.

Oltre alle tecniche di esecuzione (vedi immagini sopra), è la location di ripresa a caratterizzare profondamente il risultato finale.

Gli strumenti sono stati registrati nell’ambiente mostrato nelle immagini, un hangar per aerei dismesso. A causa delle sue grandi dimensioni, un qualsiasi suono emesso al suo interno viene permeato da un lunghissimo riverbero di 10 secondi.

L’effetto che fa su un’orchestra?

Te lo faccio sentire tra un attimo, prima ti mostro l’interfaccia della libreria.

Interfaccia e Funzionamento

Spitfire Audio - LCO Textures - Interfaccia

L’interfaccia di LCO Textures può assumere due diverse forme, in base al tipo di patch che si utilizza.

La prima (mostrata in alto) è la classica Spitfire. È minimale, con in bella mostra il mixer delle microfonature (sulla sinistra) e i controlli di modulazione (sulla destra).

La seconda presenta l’ormai rodata Evo Grid.

Spitfire Audio - LCO Textures - Evo Grid

Ti spiego brevemente il suo funzionamento.

La Evo Grid è sostanzialmente una matrice che serve per associare un dato range di note a un determinato Evo.

Un Evo è in questo caso una modalità di esecuzione di un dato gruppo di strumenti.

I gruppi sono 4 e sono nominati in base al sound che riproducono:

  • Ethereal – Voci, Percussioni e Violoncello.
  • Mercurial – Flauti, Arpa, Viola e Violoncelli.
  • Quantum – Flauti, Piano, Viola e Violoncelli.
  • Astral – Percussioni, Piano, Violoncello.

Tramite la Evo Grid è quindi possibile suonare su un’unica patch l’intera orchestra in modi completamente differenti in base all’armonia utilizzata. Ad esempio si può scegliere di suonare un’ottava sui gruppi Ethereal, su un’altra gli strumenti Mercurial e un’altra ancora dividerla tra gli strumenti Quantum e Astral.

Oppure ancora si può scegliere di utilizzare solo una famiglia strumentale ma azionare Evo diversi in base all’altezza delle note suonate.

Come risultato si ha che anche con una sola istanza della library è possibile ottenere una notevole diversità timbrica.

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LCO Textures: in Prova

Quello che è emerso dal mio utilizzo di LCO Textures è che effettivamente si tratta di una library fuori dagli schemi.

Qualcuno potrà obiettare che è semplicemente una raccolta di preset di pad, il che non sarebbe poi neanche così lontano dalla realtà.

Ciò che però allontana LCO Textures da questa definizione è la cura con cui sono state arrangiate e poi registrate e programmate le varie sequenze.

Il suono è superbo, gli Evo sono diversi per tipologia, timbro, resa sonora e atmosfera creata.

Il controllo delle dinamiche enfatizza il naturale “movimento” di ogni patch. Non si ha mai un suono completamente statico, le sonorità cambiano col passare del tempo e anche una sola nota sul pentagramma lunga 8 misure viene trasformata in un susseguirsi di movimenti sonori sempre diversi.

Anche con note estremamente lunghe non si ha mai la sensazione di sentire un loop, tutt’altro.

Molto interessante la modalità Evo Grid, anche se per il mio flusso di lavoro trovo più congeniale poter gestire ogni Evo singolarmente. Cosa assolutamente fattibile caricando le patch corrispondenti.

Il sound di tutti gli strumenti è per forza di cose estremamente wet. Anche nelle microfonature close si sente l’enorme riverbero dell’hangar dove sono state fatte le registrazioni.

Se da un lato questa caratteristica fisica dell’ambiente di ripresa dà corpo e carattere agli strumenti, dall’altro crea qualche piccolo inconveniente. Mi riferisco al fatto che certi suoni peccano di un eccesso di risonanze, per i miei gusti troppo marcate.

Non è certo una library adatta a tutte le occasioni, ma è di certo una library che, se apprezzi questo genere di sonorità, può diventare il miglior regalo che tu possa farti.

A me è piaciuta parecchio, tanto che ho deciso di scrivere una breve traccia demo per fartela sentire in azione.

Non ho aggiunto nessun riverbero, tutto quello che sentirai è frutto unicamente di LCO Textures.

Ecco la mia traccia, e se non ti bastasse ti lascio in coda anche le demo ufficiali 😉

Prezzo e Specifiche

London Contemporary Orchestra Textures è utilizzabile sia sulla versione completa di Kontakt sia sul gratuito Kontakt Player.

È composta da quasi 3.500 campioni per un totale di oltre 14GB di spazio su HD.

Il suo costo è attualmente di 299€.

Per ulteriori informazioni o per l’acquisto visita il sito Spitfire Audio.

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