Il post di oggi è dedicato a producer e beatmaker Trap, Hip Hop ed EDM.
Sto infatti per presentarti una triade di strumenti virtuali (considerabili come degli ibridi tra drum machines e drum kits), pensati espressamente per la produzione di questi generi musicali.
Ecco la serie Beatmaker di UJAM, composta dai plugin Hustle, Eden e Dope, ognuno dedicato a un genere musicale specifico (coi relativi sotto-generi e generi più prossimi).
UJAM Beatmaker



Beatmaker segue la linea degli altri prodotti UJAM, che fanno della semplicità e praticità il loro punto di forza.
Questa nuova serie, che si accompagna a quelle dedicate alle batterie acustiche e alle chitarre, si compone di 3 plugin che, seppur differenti tra loro per estetica e sonorità, mantengono pressoché identiche le loro funzionalità.
Eviterò quindi di descriverli nel dettaglio uno a uno, ti racconterò invece il loro funzionamento e ti farò poi sentire (uno a uno) come suonano.
Drum Machine, Sample Pack o Sample Library?
Come accennavo nell’introduzione di questo articolo, i plugin della serie Beatmaker possono essere considerati degli ibridi.
Un po’ drum machine, un po’ sample library e un po’ sample pack.
Non sono nulla di tutto questo e contemporaneamente sono un loro insieme.
Ciò significa che possono essere utilizzati per la scrittura tradizionale di parti tramite piano roll della DAW, così come possono essere sfruttate per i pattern ritmici già on board, caratterizzati dalle specificità del genere musicale al quale sono indirizzati.
Vediamo ora meglio l’interfaccia e il loro funzionamento più nello specifico.
Beatmaker Plugins
L’interfaccia dei plugin è quella che puoi vedere nelle immagini sopra.
Esteticamente differente per i tre, ma fondamentalmente identica nella funzionalità.
Nella sezione kit si scelgono i Drum Kit.
Ogni plugin dà la possibilità di scegliere tra 5 diverse alternative, tutte a mio giudizio valide, fedeli a quanto UJAM promuove.
È presente su tutte uno slider che funge da mixer per kick e snare. Quando è in posizione centrale, i due hanno pieno volume. Quando indirizzato verso uno degli estremi, il volume si abbassa gradualmente per dare maggior risalto allo strumento che sta all’estremo opposto.
Mentre questa funzione è identica per tutti e tre i plugin, ce n’è una seconda che varia a seconda del modello.
Su Eden (nell’immagine) tale funzione si chiama kick pump, e permette di estremizzare il sound, appunto, del kick.
Su Hustle compare il comando bass tune, che consente di intonare il basso che fa da rinforzo alla pancia del kick, mentre su Dope il comando prende il nome di vinyl drive, che senza misteri controlla il grado di corrosione simulando l’azione risultante dalla riproduzione tramite giradischi e vinile.
La sezione centrale e destra presentano i controlli relativi agli effetti.
Filtro passa alto e passa basso racchiusi nel knob sweep e riverbero associato al knob ambience.
I restanti effetti sono diversi per ogni plugin e sono modulabili in intensità e mix (sono utilizzabili quindi in serie – se col parametro amount al massimo – o in parallelo).
Pattern Ritmici pronti all’uso
Arriviamo ora alle due sezioni che determinano nel concreto il funzionamento dei plugin.
Come puoi vedere sotto l’etichetta drum, ogni drum kit contiene un insieme di 16 suoni, così divisi:
- 2 kick
- 3 snare (o 2 snare e 1 clap)
- 3 hi-hat
- 3 tom
- 5 fx / cymbals / vox / bass
Cliccando su ogni nota nell’interfaccia, relativa a un dato suono, vengono visualizzati in basso i controlli disponibili per la sua modifica, ovvero volume, decay (durata) e pitch (intonazione).
Scrivendo sul piano roll della DAW le note corrispondenti a ogni pezzo del kit, i plugin si comportano in modo “tradizionale”.
Se si volge l’attenzione sulla sezione style, le cose diventano più interessanti, specialmente per chi è alle prime armi con il beatmaking.
Da qui infatti si può accedere alle centinaia di pattern ritmici precostituiti, divisi per tipologia e sezione dei brani nei quali possono essere usati.
Ci sono pattern pronti per gli intro, le strofe, i ritornelli, i bridge e gli outro, oltre a diversi fill.
Per imprimere su una traccia quel dato pattern per il tempo desiderato, basta scrivere sul piano roll la nota corrispondente a quella data sequenza e farla durare esattamente il tempo che si desidera.
Niente di più facile!
Prima di lasciarti alle mie impressioni personali su Beatmaker Hustle, Eden e Dope voglio prima farteli sentire tutti in azione.
Beatmaker Hustle
Beatmaker Hustle è il plugin dedicato alla produzione Trap, Grime e Dirty South.
Presenta 5 drum kit e 480 pattern divisi in 20 differenti stili.
Ecco alcune demo audio:
Beatmaker Eden
Beatmaker Eden è il plugin riservato a produzioni EDM, Big-Room e Rave.
Presenta anch’esso 5 drum kit ma un maggior numero di pattern (575) divisi in 25 differenti stili.
Ecco le sue demo audio:
Beatmaker Eden
Beatmaker Eden è il plugin indirizzato alla produzione Hip Hop, Boom Bap e Rap.
I drum kit sono sempre 5, i pattern ben 690, divisi in 30 stili diversi.
Senti alcune demo audio:
Hustle, Eden e Dope: in Prova
Le mie considerazioni generali sulla serie Beatmaker sono molto simili a quelle già fatte per gli altri prodotti UJAM.
Sono strumenti adatti a chi cerca un risultato facile da raggiungere e non vuole / non può / non riesce a ottenerlo partendo da elementi più basilari.
I suoni sono di buona qualità e presentano un discreto grado di personalizzazione, anche se non particolarmente elevato.
Tutti i kit e i relativi effetti sono coerenti con le caratterizzazioni di ogni genere musicale verso cui si rivolgono.
Scrivere un beat con questi plugin è dannatamente semplice, considero la serie quindi un must have per producer e beatmaker in erba.
Il rovescio della medaglia è che quanto offerto potrebbe non essere abbastanza per gli utenti più smaliziati già in grado di plasmare i suoni a proprio piacimento a prescindere dagli strumenti utilizzati.
Resta il fatto che considerando il numero di pattern totali (oltre 1.700) e le tantissime accoppiate che si possono creare con i diversi drum kit, le variazioni disponibili sono un’infinità.
Sfortunatamente sui plugin non c’è la possibilità di trasformare i pattern in parti MIDI editabili.
Non ho trovato questa funzione spulciando le interfacce e nemmeno leggendo il manuale. Peccato, sarebbe stata una feature molto apprezzata.
Il giudizio complessivo risulta essere comunque positivo, anche considerando il prezzo di vendita piuttosto interessante.
Prezzo e Specifiche
Tutti i prodotti UJAM della serie Beatmaker sono disponibili per Windows e macOS sotto forma di plugin VST, AU e AAX.
Possono essere acquistati singolarmente a 49€ l’uno, o in alternativa è possibile acquistare Hustle e Dope insieme nel bundle HipHop per 69€.
Lo spazio richiesto su hard disk è insignificante, nemmeno mezzo GB considerando la somma dei tre plugin (ottimo per chi produce su portatili con HD di piccole dimensioni).
Per ulteriori informazioni, per l’acquisto o il download della versione trial gratuita di 30 giorni visita il sito UJAM.