Nuovo anno, nuova recensione! Ecco UJAM Virtual Drummer, batteria VST per produzioni digitali.
Il prodotto del quale ti parlo oggi è un bundle di strumenti virtuali che emulando diverse batterie acustiche consente di scrivere interi brani in modo facile e intuitivo, senza la necessità di essere esperti programmatori MIDI.
I software in questione sono sviluppati da UJAM, company produttrice anche di altri interessanti strumenti virtuali di cui ho già scritto sul blog, come quelli della serie Virtual Guitarist, composta dai modelli Iron, Amber e Sparkle, e dall’ultimo arrivato Silk.
Oggi invece è il momento delle batterie, parliamo quindi della serie Virtual Drummer, composta dai modelli Heavy, Path e Solid.
UJAM Virtual Drummer: Batteria VST e AU per Windows e Mac
Analogamente alla serie dedicata alle chitarre, anche questo nuovo insieme di strumenti virtuali dedicato alle batterie acustiche si pone come mezzo per la produzione di musica in-the-box in grado di garantire estrema velocità realizzativa.
I VSTi componenti Virtual Drummer sono plugin che permettono di fare due cose:
- Creare tracce MIDI “tradizionali” con all’interno le note corrispondenti ai diversi pezzi del drum kit.
- Creare tracce MIDI che richiamano sequenze preimpostate.
Se si usano Heavy, Path e Solid nella prima maniera, essi risultano essere in tutto e per tutto dei plugin con un funzionamento consueto, come tanti altri. Per scrivere una parte di batteria acustica bisogna quindi necessariamente conoscere come suona una batteria acustica. Non è così immediato per un non batterista capire quali pezzi del kit suonare quando e come.
Se invece si usano questi VSTi nella seconda maniera, quella tra l’altro per cui li raccomando, diventano un tool che permette a chiunque di avere una traccia di batteria completa e soprattutto credibile, senza conoscere nulla o quasi di come si suona una batteria.
I tre plugin hanno un funzionamento pressoché identico, quindi ti mostrerò prima il loro meccanismo generale, poi le peculiarità di ognuno di essi. Ovviamente ti farò anche sentire come suonano.
Come Funzionano le Batterie Virtuali
Come dicevo, tutte e tre le batterie virtuali, ognuna dedicata a un genere musicale diverso (ti mostrerò nel dettaglio a breve), possono essere usate in due modi.
Ciò è abbastanza chiaro anche dall’interfaccia degli strumenti, che presenta una sezione esplicativa dedicata all’identificazione e alla conseguente associazione di nota con funzione.
Per spiegarmi meglio mi aiuto con l’immagine qui sotto.
Come puoi ben vedere nella parte di tastiera illustrata a sinistra sono indicate le corrispondenze tra nota e pezzo del kit.
Nella parte di tastiera indicata a destra invece sono indicate le corrispondenze tra nota e sequenza che viene attivata.
In base al preset caricato si avranno diverse sequenze, corrispondenti a 23 diverse variazioni di un tema ritmico principale.
Semplicemente scrivendo una nota C3 che dura una battuta sul piano roll di una traccia MIDI associata a uno degli strumenti Virtual Drummer, si potrà avere una sequenza di batteria della medesima durata. Se si vuole cambiare linea ritmica, semplicemente sul piano roll si scrive la nota corrispondente. Nulla di più semplice!
Oltre a selezionare dei preset, contenenti in tutto migliaia di diversi loop, sequenze, variazioni, fill e quant’altro, si possono modificare anche altri parametri.
Nella parte bassa dell’interfaccia è presente un piccolo mixer che consente di modificare il volume delle diverse parti del kit. Non potendo esportare i singoli suoni singolarmente (quando si utilizza una sequenza), il mixer interno è molto utile per creare un minimo di balance tra le parti.
In più si può scegliere quanto suono degli overhead sentire e quanto della microfonatura room.
A destra sono messi poi i controlli del livello generale e della mandata del riverbero.
La parte centrale dell’interfaccia è invece riservata alla scelta del suono in sé.
Sulla sinistra si può scegliere il kit preferito tra una rosa di 5, con il relativo grado di compressione generale (parametro Slam).
Sulla destra si può decidere di applicare un dato effetto o una combinazione di effetti, tra una rosa di 6 (parametro Character), e deciderne la percentuale di intervento (parametro Amount).
I parametri Feel, Humanize e Swing infine permettono tramite loro modulazioni di rendere l’esecuzione virtuale più reale, introducendo piccoli “errori” nell’esecuzione dello strumento, così come è naturale che ci siano in una qualsiasi esecuzione umana.
Passiamo ora a vedere e sentire i plugin uno a uno.
Virtual Drummer Heavy
Virtual Drummer Heavy è indirizzata a produzioni rock e metal. Offre sonorità aggressive e suoni molto taglienti.
Tra i tre prodotti di questa serie è quello che mi ha colpito meno, forse per via del fatto che dà poco spazio a mezze misure. Il sound varia parecchio al variare del kit, ma la costante heavy fa sì che non ci sia posto per variazioni dinamiche.
Direi che è più che indicato per generi musicali “forti”, ma meno versatile degli altri due fratelli.
Virtual Drummer Path
Virtual Drummer Path viene presentano come strumento per la produzione hip hop. A mio giudizio è molto di più!
Anche qui al variare del kit il sound cambia parecchio, offrendo una palette timbrica che può benissimo trovare spazio nel funky, R&B, indie e altro ancora.
Virtual Drummer Solid
Virtual Drummer Solid è lo strumento della serie più neutro, ovvero quello che cerca di emulare una batteria acustica nuda e cruda, senza artefatti o caratterizzazioni particolari.
Indicato per tanti generi diversi, dal pop, al rock, fino ai confini del jazz.
Virtual Drummer: in Prova
Le batterie VSTi Virtual Drummer sono divertenti e piacevoli da usare.
Ammetto che il sound non mi ha entusiasmato particolarmente. Avessi bisogno di emulare una batteria acustica in un progetto digitale e nel farlo volessi scrivere di mio pugno la partitura, non so se opterei per uno di questi plugin. La personalizzazione dei singoli pezzi del kit, per quanto presente, è limitata rispetto ad altre soluzioni.
Sul lato velocità, facilità e praticità di scrittura con le sequenze, invece, ho trovato i plugin Virtual Drummer all’altezza del compito, in grado di competere e anche superare alternative più conosciute fornite da altre case.
Il costo è piuttosto contenuto, sia per gli acquisti singoli sia, a maggior ragione, per l’acquisto in bundle di almeno due prodotti.
L’alto numero di sequenze per ogni sezione del brano (intro, strofe, cori, bridge, fills, outro) e la varietà dei kit permettono di coprire un grandissimo numero di generi musicali diversi. In questo senso si mostra particolarmente versatile.
Consiglio Virtual Drummer a chi non vede come fondamentale la personalizzazione estrema del suono, a chi necessita di uno strumento veloce da programmare, che abbia una buona qualità sonora e che sia economico.
Ti lascio di seguito alcune demo audio così che possa farti un’idea più chiara del risultato ottenibile.
Prezzo e Specifiche
Il set di batteria VST della serie UJAM Virtual Drummer è disponibile per Windows e macOS nei formati VST e AU.
Per un corretto funzionamento sono richiesti appena 4GB di RAM e intorno a 1GB di spazio su disco.
Le 3 batterie possono essere acquistate separatamente o in unica soluzione con un relativo sconto cumulativo, dipendente dal numero di plugin che si acquistano.
Per questo motivo il costo per singolo plugin oscilla dai 79€ (se se ne acquista uno solo) ai 51€ (se si acquistano tutti e tre).
Per maggiori informazioni, per il download della versione di prova di 30 giorni o per l’acquisto visita il sito UJAM.