VCA e Gruppi: Cosa sono, Differenze e Quando Usarli
VCA e Gruppi - Cosa sono - Differenze e Quando Usarli

VCA e Gruppi: Cosa sono, Differenze e Quando Usarli

VCA e Gruppi, due termini che sicuramente ti sarà capitato di trovare sul tuo mixer, sulla tua DAW, o addirittura su un tuo synth.

Sono lemmi che a volte vengono erroneamente associati a funzioni diverse, mentre sarebbe bene capirli affondo per poter padroneggiare in modo opportuno le funzioni che realmente indicano.

Ecco quindi un intero articolo dedicato a loro, nel quale capirai, o scoprirai se mai li hai sentiti nominare, cosa sono, quando usarli e quali sono le differenze tra VCA e Gruppi.

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Cosa sono i VCA

La parola VCA è un acronimo che sta per Voltage Controlled Amplifier (Amplificatore Controllato in Tensione).

Senza entrare in tecnicismi, posso dire che si tratta di un dispositivo elettronico utilizzato in diversi ambiti del mondo audio.

Lo si può trovare, secondo diverse forme e scopi di utilizzo, in mixer, processori di segnale (specialmente compressori), synth o all’interno delle DAW.

In questo articolo voglio concentrarmi sul suo utilizzo applicato ai mixer, analogici, digitali o software che siano (quelli inclusi quindi anche nelle DAW software).

Lo scopo di un VCA in questo caso specifico è quello di fornire un controllo del livello del segnale di uno o più canali contemporaneamente.

Detto così può sembrare un po’ fumoso, per spiegarmi meglio ti voglio fare un esempio pratico.

Mettiamo il caso che stai mixando un tuo brano sulla DAW. Avrai quindi tutte le tracce separate per ogni sezione strumentale.

Ad esempio per la batteria avrai almeno una traccia col kick, una con lo snare, una con l’hi-hat e via dicendo.

Durante il mix trovi finalmente una giusta armonia di volumi tra le diverse tracce appena menzionate, e arrivi a un risultato come quello in figura.

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Ogni traccia ha un suo volume specifico e si trova ad aver un ottimo rapporto di volume l’una rispetto all’altra.

A un certo punto del mix, ti rendi conto di dover abbassare il volume dell’interno kit di batteria.

Come ti comporti? Cambi i volumi di ogni traccia a una a una?

Se fai così rischi di perdere le relazioni di volume che hai faticosamente trovato tra le tracce già mixate. Quasi sicuramente andrà così.

Cosa ti rimane da fare? Beh hai diverse possibilità. Una di queste è usare un canale VCA (o fader VCA).

Collegando (o assegnando) tutti i canali della batteria allo stesso fader VCA, hai la possibilità, variando il volume di un solo fader, di variare in modo proporzionale anche i volumi dei singoli canali associati a tale fader.

Continuando col nostro esempio, se le tre tracce già mixate le assegno a un fader VCA e su questo modifico il livello con una variazione di -6dB, avrò che il livello di ogni singola traccia sarà ridotto di 6dB.

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Comodo, no? 🙂

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Cosa sono i Gruppi (Mix Bus)

I Gruppi, indicati talune volte come Sub-Master o Mix-Bus (anche se con quest’ultimo termine ci si riferisce spesso al master out), sono anch’essi dei circuiti grazie ai quali è possibile, tra le altre cose, semplificare le procedure di mixaggio.

Si trovano spesso, oltre che nei mixer di qualsiasi DAW, anche nella maggior parte dei mixer fisici (analogici in primis). Al contrario quindi dei VCA che, oltre che nelle DAW software, si trovano solitamente solo nei mixer fisici di fascia più alta.

Come dicevo, i gruppi possono svolgere una funzione analoga a quella dei fader VCA. Tuttavia il loro funzionamento è completamente diverso.

Mentre i VCA altro non sono che una sorta di controllo remoto per un insieme più o meno ampio di canali, i gruppi sono dei percorsi attraverso i quali vengono fisicamente (o virtualmente) instradate le uscite dei canali che si vogliono gestire con un solo fader.

Torniamo all’esempio precedente. Se invece di usare un fader VCA volessi utilizzare un Gruppo per pilotare il volume delle mie tracce, mi troverei in una situazione come quella seguente:

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Nel momento in cui agisco sul fader del canale Gruppo abbassandolo di 6dB, noto una cosa importante. Mentre prima veniva abbassato di livello il fader di ogni canale collegato, ora la posizione dei fader dei canali rimane invariata.

Il volume totale raggiunto in uscita è plausibilmente uguale a quello che si ottiene con l’utilizzo di un VCA (anche se questo è dipendente dalla configurazione dell’hardware/software). Ciononostante c’è una differenza sostanziale, sia nell’azione specifica, sia soprattutto nei risultati che ne scaturiscono.

Un caso su tutti è quello che vede interessate le mandate ausiliarie (aux send).

Se ho le mie tracce audio collegate a un effetto tramite aux send in modalità post fader e utilizzo un gruppo, la mandata rimane aperta dello stesso ammontare a prescindere dalla posizione che assume il fader del canale gruppo. Se invece nella stessa situazione utilizzo un fader VCA, la quantità di effetto collegato alla mandata varia proporzionalmente alla variazione del livello del VCA.

Non c’è una procedura esatta e una sbagliata a priori, l’importante è conoscere le conseguenze del nostro operare (specie perché anche questa situazione potrebbe variare in base alle caratteristiche dell’hardware/software utilizzato).

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Quando usare i VCA e quando usare i Gruppi

A questo punto nasce spontanea una domanda: è meglio usare i fader VCA o i canali Gruppo?

In parte ho già risposto a questo quesito. Non c’è una risposta univoca, a seconda delle situazioni in cui ti trovi può essere più conveniente utilizzare l’uno piuttosto che l’altro.

In alcuni casi addirittura non hai la possibilità di scegliere.

Se stai utilizzando un mixer analogico di fascia medio-bassa, probabilmente avrai a disposizione solo canali gruppo.

Quando hai sotto mano un mixer digitale, allora è possibile che abbia a disposizione l’omologo digitale dei VCA, ovvero i DCA (Digitally Controlled Amplifier).

Se stai utilizzando una delle principali DAW, avrai solo l’imbarazzo della scelta. La DAW utilizzata negli esempi poco fa è Cubase, che nella versione Pro permette di utilizzare sia i Gruppi sia i VCA.

Ad ogni modo per darti un minimo di riferimento, posso comunque dirti che generalmente si preferisce utilizzare i VCA quando si vuole gestire con facilità un insieme di canali, ad esempio quelli che compongono una specifica sezione strumentale (tutte le tracce di batteria su un VCA, tutte le tracce vocali su un altro e così via per tutto il brano).

Con i VCA l’uscita di ogni traccia collegata ad essi rimane instradata verso l’uscita master (salvo altri instradamenti secondari).

Si preferisce utilizzare i gruppi quando, oltre a voler semplificare la gestione del mix, si vuole anche processare o instradare su un’uscita specifica l’intero insieme di canali.

Ad esempio, se voglio comprimere l’intero kit di batteria in un colpo solo, posso instradare tutte le tracce del kit su un unico Gruppo Drum, e nell’insert di questo inserire il compressore (ho pensato a questo esempio perché questa è una delle tante tecniche che insegno nelle mie lezioni online sul mixaggio).

Ti consiglio, se lavori via software e le sessioni sulle quali operi non sono troppo grandi, di non abusare né dell’uno né dell’altro.

Avendo a disposizione un numero potenzialmente infinito di fader VCA e canali Gruppo, si corre il rischio di farsi prendere la mano con l’ordine della sessione, e creare più confusione che altro.

Bene, ora che sei padrone di questi due utilissimi strumenti non ti resta che continuare a leggere le altre guide del blog.

Sono certo che tra gli articoli dedicati ai neofiti di mixaggio e mastering, tra quelli dedicati a tecniche di mix (come equalizzazione o compressione) o quelli indirizzati a chi vuole migliorare le proprie capacità di ascolto (con sistemi come TrainYourEars o SoundGym) troverai tante altre informazioni interessanti.

Buona lettura!

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