Waves Audio è una software house a cui ho già dedicato tanti articoli qua sul blog.
Questo è l’ennesimo che parla di un suo prodotto, nello specifico del nuovo channel strip plugin CLA MixHub.
È stata una delle novità più discusse delle ultime settimane e come spesso succede in questi casi il pubblico si è subito diviso tra chi grida al miracolo e chi invece pensa sia solo una trovata di marketing.
Personalmente non mi schiero con nessuna delle due fazioni. Ho provato il plugin e posso darti le mie considerazioni.
Waves: CLA MixHub
CLA MixHub è sostanzialmente un’emulazione del banco mixer (o per meglio dire di un suo canale) e del workflow di mix utilizzati dal famoso mix engineer Chris Lord-Alge, che ha già collaborato con Waves per la realizzazione di tanti altri plugin che portano il suo nome.
Quest’ultima incarnazione digitale di una channel strip analogica non è come tutte le altre. Si pone infatti l’obiettivo di andare oltre l’emulazione “classica”, introducendo alcune funzioni che dovrebbero semplificare il lavoro di mix.
Il plugin può essere inserito in insert in ogni traccia della DAW, in modo tale da ricreare in toto l’ambientazione analogica del mixaggio. Le varie istanze possono poi essere gestire in due modi distinti, ed è qui che sta la novità del plugin.
Si può utilizzare CLA MixHub come un channel strip plugin tradizionale, ossia aprendo l’istanza da ogni traccia sul quale è applicato ogni volta che occorre modificarne un parametro.
In questo caso ci si trova davanti all’interfaccia principale del plugin.


Nell’immagine a sinistra puoi notare i controlli generali della channel strip, divisi nelle sezioni Input, Equalizzazione e Dinamiche.
Dall’immagine a destra puoi invece vedere quelli che sono i controlli dettagliati di ogni sezione (in questo caso i controlli della sezione dinamiche).
In tal senso CLA MixHub ha un funzionamento praticamente identico a quello già visto su Abbey Road TG Mastering Chain. Fin qui quindi nulla di innovativo.
La novità sta nella modalità chiamata Bucket View.
Premendo da qualsiasi istanza del plugin il tasto evidenziato con lo stesso nome si accede a una visualizzazione d’insieme. Non si vedrà più l’intera channel strip di un dato canale, ma invece la stessa sezione di un gruppo di massimo 8 canali contemporaneamente.


Questi gruppi sono assegnabili a piacimento e a detta di Waves permettono una gestione del flusso di lavoro più facile ed intuitiva.
In effetti avere sott’occhio l’equalizzazione o la compressione di 8 canali contemporaneamente è un fattore decisamente comodo. Peccato però che ci si perda in alcuni dettagli a mio giudizio non trascurabili.
Intendiamoci, il plugin suona bene, è facile da usare e l’idea di fondo è molto interessante.
La gestione dei gruppi di canali andrebbe però ottimizzata. Così come è strutturata l’interfaccia, per alcuni controlli specifici rischia di diventare un doppione del mixer della DAW, che fa perdere tempo invece che guadagnarne.
I fader dei bucket non comunicano con quelli della DAW, mancano i controlli di panpot e i tasti mute e solo.
Se quindi da una parte la nuova visualizzazione è comoda per alcune operazione, diventa ridondante per altre.
CLA MixHub è comunque un plugin che vale sicuramente la pena provare e che può essere considerato un’ottima scelta come channel strip plugin emulazione analogica.
Le funzioni sono tante, ben di più di quelle che si trovano usualmente su un plugin di questa categoria.
Per una spiegazione più dettagliata ti lascio al video di presentazione ufficiale.
Prezzo e Specifiche
CLA MixHub è come tutti i plugin Waves utilizzabile su qualsiasi DAW come plugin VST, AAX e AU, su Windows e macOS.
Il suo prezzo ufficiale è di 199$, ma come ormai da abitudine della casa è acquistabile a una frazione del suo costo (nel momento in cui scrivo 69$).
Per maggiori informazioni e per il download della versione di prova visita il sito Waves Audio o la pagina dedicata sul sito Best Service.